Gli Academy Awards – meglio conosciuti come premi Oscar – sono il più famoso fenomeno cinematografico che ogni anno, più o meno nel mese di febbraio, coinvolge migliaia di spettatori in tutto il mondo. Ma come si vince un premio Oscar? Come ci si candida? Chi vota per l’assegnazione?
Il Nome
Il nome ufficiale della statuetta dorata è Academy Award, ed è assegnata ogni anno dall’Academy of Motion Picture Arts
and Sciences, un’organizzazione fondata nel 1927 in California con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo del cinema statunitense, e che assegnò la prima statuetta nel 1929. Il motivo per cui sono più genericamente conosciuti come Oscar nasconde una serie di aneddoti e leggende. Tra questi, l’ipotesi più accreditata è quella secondo cui il nome originò da un’esclamazione di Margaret Herrick, direttrice dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, la quale, vedendo la statuetta, esclamò:
“Assomiglia proprio a mio zio Oscar!”.
Curiosità: quanto vale una statuetta? Ognuna è placcata in oro 24 carati, è alta 35 centimetri e ha un valore commerciale di 295 dollari. Agli attori è intimato di non venderla, al massimo restituirla all’associazione.
I votanti: chi sono e come lo si diventa
I votanti sono tutti i membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Science, che nel 2007 contava circa 6.000 iscritti, i cui nomi non sono mai stati resi pubblici. È divisa in 15 settori, ognuno dei quali rappresenta una diversa disciplina della produzione cinematografica (attori, registi, sceneggiatori, ecc), ma la maggior parte sono attori (nel 2006 erano circa 1.311, circa il 22% dell’Academy).
Per diventare un membro dell’Academy ci sono tre modi: il primo è ottenere almeno una volta nella propria carriera una nomination agli Oscar; il secondo è ricevere una raccomandazione da almeno due membri di un settore dell’Academy; il terzo è guadagnare l’approvazione del comitato a capo di ogni settore per aver partecipato a un film di grande successo commerciale o di critica.
Dopo il boom di iscritti negli anni ’90 (circa 800 membri), nel 2004 l’Academy decise di limitare le entrate a 30 iscritti l’anno, esclusi i sostituti di posti vacanti dovuti a decessi, dimissioni o pensionamenti.
Quest’anno il regolamento è cambiato di nuovo, dopo una serie di lamentele per l’anzianità della maggior parte dei membri (fu criticata la mancata vincita da parte di The Social Network; la Sony stessa affermò che il film non aveva vinto l’Oscar come Miglior Film solo perché gli iscritti all’Academy erano troppo vecchi per capire una pellicola che raccontava la nascita di Facebook) e soprattutto per il loro essere in prevalenza di pelle bianca (celeberrimo l’hashtag #WhiteOscar che sta girando sul web in questi giorni per la mancata candidatura di persone di colore). A partire da quest’anno, il diritto di voto di ogni membro avrà la durata di 10 anni, e sarà rinnovata solamente se quel membro rimarrà attivo nel mondo del cinema nel corso del decennio. In aggiunta, i membri riceveranno il diritto di voto irrevocabile dopo tre decenni di attività, o se hanno vinto o sono stati nominati a un Oscar. Inoltre l’Academy ha promesso di portare tra i giurati i membri delle più diverse etnie, per garantire qualsiasi tipo di imparzialità (che è sempre stata ribadita in base al merito di ciascun attore).
Curiosità: I membri dell’Academy sono anonimi, ma nel 2012 il quotidiano Los Angeles Times ha pubblicato un’inchiesta rivelando l’etnia, l’età e il genere di 5.100 iscritti (circa l’89%): il giurato medio aveva 62 anni, era di etnia bianca e di sesso maschile.
Come ci si candida all’Oscar?
Un film che vuole vincere la statuetta dorata deve superare i 40 minuti di durata (fatta eccezione per tutti i film candidati come cortometraggi), deve essere girato in un formato che sia da 35 e 70 millimetri o, nel caso del digitale, con una risoluzione non inferiore ai 1280×720 pixel. Inoltre il film deve essere uscito al cinema nel corso dell’anno solare precedente (dalla mezzanotte del primo gennaio alla mezzanotte del 31 dicembre, per intenderci) e deve essere proiettato almeno per una settimana in una o più sale della contea di Los Angeles (fatta eccezione per i candidati come Miglior Film Straniero).
I produttori devono compilare un modulo on-line sugli Official Screen Credits prima di una data di scadenza; nel caso in cui non venga rispettato il termine ultimo, il film relativo diviene ineleggibile per qualunque anno. Ciascun modulo compilato viene poi controllato e inserito nella lista chiamata ufficialmente Reminder List of Eligible Releases, ossia l’elenco dei titoli dei film che possono essere votati dai membri dell’Academy e quindi ammessi alla prima selezione (le nomination).
La Reminder List viene inviata a tutti i membri ogni anno più o meno nel mese di dicembre, e gli appartenenti a ciascuna categoria produttiva possono votare solo per i film che appartengono a quella stessa categoria (gli attori per le nomination degli attori, i registi per quelle della miglior regia, ecc). Per il Miglior Film Straniero vota una giuria speciale formata in modo trasversale tra gli appartenenti a tutte le categorie. La votazione può avvenire per via epistolare (le schede compilate sono mandate indietro dai membri) oppure per via elettronica on-line.
Il sistema di voto è controllato e supervisionato dalla PricewaterhouseCoopers (PwC), una multinazionale specializzata in contabilità. Dopo aver contato i voti, verso fine gennaio, in una conferenza stampa presso il cinema “Samuel Goldwyn” di Beverly Hills, l’Academy annuncia i cinque titoli nominati per ciascuna categoria.
Come si vince l’Oscar?
Una volta effettuate le nomination, l’Academy chiede ai membri di votare un’altra volta per stabilire il vincitore in ogni categoria. Ma questa volta tutti gli iscritti possono votare indistintamente per qualsiasi categoria (solo per il Miglior Film Straniero devono dimostrare di aver visto tutti e cinque i film candidati), ed i voti sono nuovamente contati dalla PwC.
Nessuno conosce i vincitori degli Oscar prima della cerimonia: le buste sono compilate e sigillate da Brad Oltmanns e Rick Rosas, due responsabili della PwC, che le consegnano personalmente ai presentatori. Per ragioni di sicurezza in caso di smarrimento delle buste, Oltmanns e Rosas devono imparare a memoria i vincitori di tutte le categorie.
Ilaria Cozzolino