Napoli – Oggi, 1 Marzo si è tenuto nella città partenopea un corteo antirazzista, partito alle 9.30 da Piazza Garibaldi, a favore degli immigrati che hanno potuto constatare la vicinanza del popolo napoletano.
In centinaia tra immigrati, ragazzi e vari volti noti, come Alex Zanotelli, sono scesi tra le strade di Napoli per far sentire la loro voce. Un corteo necessario, come spiega lo stesso Zanotelli, per diversi motivi:
“Questa è una manifestazione estremamente dovuta agli immigrati, primo per protestare contro un trattato scellerato fra Italia e Libia per bloccare l’uscita dall’Africa, attraverso la Libia, degli immigranti africani. Questa è una violazione di tutte le leggi internazionali, tanto quanto il trattato fatto con la Turchia alla quale sono stati dati 6 miliardi di euro per trattenere i siriani nel loro paese. La seconda ragione è che non possiamo più permetterci di vedere il mediterraneo inondato di morti. Il Mediterraneo deve essere un mare di vita e terzo, siamo qui per ricordare a tutti che l’Italia, cito Confindustria, ha bisogno di 250.000 operai nuovi all’anno e queste persone potrebbero essere adatte ma noi invece non li accogliamo“.
Si chiedono dunque dei tavoli di discussione, dalla prefettura alla regione per poter confrontarsi su questo delicatissimo argomento che tocca migliaia di persone che ogni giorno si trovano a fare i conti con discriminazioni e condizioni degradanti che spesso si trovano nei centri accoglienza-lager.
L’integrazione risulta difficile non solo per un clima di diffidenza da parte dei cittadini che aumenta sempre più ma anche per le invenzioni persuasive dei politici di turno che senza vergogna sostengono, con frasi fatte e poco veritiere nei fatti, che “gli immigrati tolgono il lavoro agli italiani”.
Quello che bisogna ricordare ogni qual volta si ascolta questo tipo di affermazione è ciò che spiega ancora Zanotelli: “noi abbiamo bisogno di queste persone poiché gran parte del lavoro agricolo è fatta dai migranti. Bisogna smetterla di farci prendere in giro da questi politici. Gli immigrati sono una risorsa. È questo ciò che dobbiamo ricordare a tutti“.
Questione da sempre spigolosa quella dei migranti, a partire da un punto di vista legale. Ricordiamo che nel Bel Paese è presente la legge Bossi-Fini, approvata il 30 luglio 2002 e che segna un momento triste per la storia italiana con forti e paurose restrizioni per quanto riguarda il tema di immigrazione, tanto da essere stata messa più volte in dubbio per la sua validità costituzionale, ma che tutt’ora è vigente. Solo a Napoli, poi, sono 10.000 i permessi di soggiorno bloccati a causa della richiesta di passaporti e residenza, che per noi risulta un’operazione semplice e probabilmente giusta, ma che contestualizzata diventa irreale. La residenza ovviamente è difficile da ottenere per queste persone che vivono la loro vita già con fortissimi disagi e che quindi spesso si ritrovano a dover entrare nel mercato nero delle residenze per ottenere il permesso di soggiorno, che in realtà gli spetterebbe di diritto.
Tra i mille volti del corteo, i cori, i colori e la musica rimbombano le parole di un ragazzo, arrivato in Italia con grandi difficoltà, attraversando deserto e mare per sfuggire dalla guerra nel suo paese: “Oggi siamo forti, siamo venuti in Italia per salvarci. Anche se nessuno è salvo davvero quando si fa la guerra“.
Alessandra Vardaro