I ragazzi del forum dei giovani di Pontecagnano vengono scelti in base alle varie amicizie, i votanti si fanno abbindolare da campagne elettorali approssimative, fatte non di programmi chiari e rivolti ai giovani cittadini, ma di aperitivi e caffè d’élite.

Questa la denuncia degli esponenti locali di Sinistra Italiana, diffusa in un lungo comunicato stampa. Per fare chiarezza, abbiamo parlato con Simone Buonomo della situazione delle politiche giovanili nella sua città.

Cosa ha scatenato la polemica contro il Forum dei Giovani e la campagna indetta in vista delle nuove elezioni?

forum dei giovaniQuella esercitata dal Forum non è una vera democrazia partecipativa. Dico ciò in quanto sono ammessi al voto solo gli iscritti, senza contare il limite di età ristretto: i votanti possono avere massimo 29 anni, anche se in alcuni comuni si arriva a 32“.

“Quali sarebbero le soluzioni a questi limiti che secondo voi ostacolerebbero la democrazia del sistema?

Chiaramente  va cambiato il regolamento del Forum. In proposito abbiamo indetto un assemblea per permettere a tutti i giovani cittadini di avanzare delle proposte“.

Com’è la salute delle politiche giovanili e sociali in città?

Pessima. Pontecagnano fa davvero poco, o nulla, per i giovani residenti. Per questo puntiamo molto sul Forum dei Giovani“.

Una politica che avalla il disinteresse delle nuove generazioni…

Sicuramente, questo è uno dei motivi…

Una denuncia forte quella di Buonomo, che però tende a riversare tutte le colpe e le responsabilità sul regolamento, a suo dire troppo chiuso ed elitario.

Forse però, la colpa non è solamente del Forum: l’errore principale, forse, è a monte, nella cultura. In particolare, in una cultura politica pressoché assente, assoggettata all’idea di politica clientelare che da sempre, purtroppo, caratterizza il nostro Sud Italia.

Si vota l'”amico”, chi fa promesse di impiego o favori. Dite la verità: chi di voi, giovani lettori, ha mai letto per intero il programma elettorale dei singoli candidati, di qualsiasi tipo di elezione si tratti?

Nella risposta a questa domanda, si nasconde probabilmente anche la responsabilità della diffusione di certi meccanismi.

Angela Avallone

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