Dopo cinque anni di dibattito l’UE e i 24 Paesi che formano la Commissione per la conservazione delle risorse marine viventi dell’Antartide hanno raggiunto a Horbart (Australia) uno storico accordo che porterà ala nascita della più grande riserva marina al mondo. I sostenitori capitanati da Stati Uniti e Nuova Zelanda avevano inizialmente proposto una durata d’intesa di 50 anni, ma dopo le forti pressioni di Russia e Cina le parti hanno convenuto che il trattato durerà 35 anni.

Il parco entrerà in vigore a fine 2017 e si estenderà per circa 1,55 milioni di chilometri quadrati nel Mare di Ross in Antartide, unico ecosistema marino intatto del pianeta. L’accordo prevede una zona interdetta con un divieto assoluto nella quale nulla può essere prelevato compresi organismi marini e minerali e ”aree speciali” in cui la pesca sarà consentita per fini scientifici e scopi di ricerca. La protezione, quindi, non ridurrà la quantità totale di pescato permesso nel Mare di Ross, ma terrà lontani i pescherecci da habitat sensibili nei pressi del continente stesso.

Salvaguardare l’Oceano Meridionale è di vitale importanza in quanto produce circa tre quarti delle sostanze nutrienti che sostengono la vita negli altri oceani. L’Antartico ospita più di 10 000 specie tra cui pinguini, balene, uccelli marini, il calamaro colossale e gli austromerluzzi. Oggigiorno l’uomo si è spinto a pescare tutto ciò che è disponibile. Nella Regione Antartica operano numerose flotte di pescherecchi che, purtroppo, non si limitano a fare razzie di pesci, ma anche di krill, piccoli crostacei di cui si nutrono le balene. Privando i cetacei del loro alimento principale c’è il rischio di mettere a repentaglio le loro vite e di favorirne l’estinzione.

Accordi come questo sono essenziali per proteggere la biodiversità e rigenerare le popolazioni ittiche oltre a dare un solido contributo alla capacità di ripresa degli oceani del globo davanti al cambiamento climatico. L’evidenza scientifica e l’esperienza dimostrano che la protezione dell’ambiente marino su larga scala comporta notevoli benefici. Si tratta senza dubbio di un passo storico per la salute del pianeta.

Vincenzo Nicoletti

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