Partirà a metà gennaio 2015, per il secondo anno, il programma didattico sulla biodiversità di Vivara: organizzato dalla Riserva naturale statale “Isola di Vivara” di Procida e dai dipartimenti di Biologia e di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Università di Napoli Federico II, coinvolgerà numerosi studenti universitari e sarà rivolto ai ragazzi di alcune scuole campane, dalle elementari alle superiori, con lo scopo di sensibilizzazione e quindi di tutela e valorizzazione del territorio e della sua biodiversità.
La Riserva Naturale Statale “Isola di Vivara”, di proprietà della Fondazione Ospedale Civico Albano Francescano di Procida di Napoli, è Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). Con i suoi 32 ettari circa, la piccola isola si estende nella parte nord-occidentale del golfo di Napoli, tra le isole di Ischia e di Procida, a cui è collegata da un ponte pedonale. L’isola deve la sua caratteristica ed affascinante forma di mezzaluna alla sua origine vulcanica, essendo essa la porzione emersa di un antico cratere vulcanico. Dopo essere stata utilizzata per anni come riserva di caccia e per la coltivazione di viti ed ulivi, è attualmente rappresentativa della “macchia mediterranea”, ed un importante sito per lo stazionamento degli uccelli migratori.
Già nel 2014, il progetto “VIVARAaSCUOLA” ha visto la partecipazione di circa 200 studenti delle scuole medie di varie zone della Campania. I docenti, laureandi e laureati dell’ Università Federico II hanno guidato i ragazzi, sia con lezioni in aula (con l’ausilio di pannelli didattici sui temi del vulcanesimo, delle riserve naturali, in particolar modo Vivara, sulla biodiversità e sulla sua conservazione), sia con esercitazioni pratiche per l’osservazione ed il riconoscimento di organismi animali e vegetali, sia con visite guidate sull’Isola di Vivara.
Quest’anno, oltre a coinvolgere gli studenti delle scuole medie che hanno partecipato lo scorso anno, che approfondiranno il lavoro precedentemente già svolto, e alla partecipazione di “nuovi” studenti delle scuole medie d Napoli, il programma sarà arricchito da 4 nuovi progetti didattici: “Sentinelle Ambientali”, con lo scopo di far conoscere le principali specie floristiche e faunistiche dell’isola, il loro ruolo ecologico e la loro conservazione, “L’Apprendista Stregone”, con cui i ragazzi impareranno a riconoscere piante di interesse etnobotanico (aromatiche, medicamentose…), il loro utilizzo e le loro proprietà, “Le Aree Protette Verso Europa 2020. Il Recupero Rurale Possibile”, che prevede il ripristino dell’oliveto e del vigneto un tempo presenti sull’isola e, infine, “Gli Alieni a Vivara”, con cui gli studenti si occuperanno dell’identificazione di specie animali e vegetali aliene dell’isola, elaborando e organizzando i dati sulla loro localizzazione e frequenza.
Per fortuna, ogni tanto, invece di parlare di “Terra dei Fuochi”, che pur tristemente esiste, possiamo parlare di persone che, ogni giorno, in silenzio e nel loro piccolo, si impegnano a tutelare e valorizzare la meravigliosa biodiversità campana e a trasmettere le loro conoscenze e la loro passione per la natura alle nuove generazioni.
Articolo e immagine di Valentina Spennato