Giovanni Comentale, in arte Joe Real, di anni 24, è il cantautore salernitano che ha composto il singolo “I Poeti e Le Lucciole”, il cui video ufficiale è ora disponibile su Youtube.
Una parabola di formazione, quella di Joe Real, accompagnata dal vivido interesse per la musica e per l’arte. Noi lo abbiamo intervistato per voi, per capire meglio di che pasta sia fatto questo talento emergente.
Molto più di una semplice canzone
Quando hai iniziato a coltivare questa passione per la musica? C’è un motivo in particolare?
“Ho iniziato a 14 anni, con le prime Jam session di freestyle e con la stesura dei primi testi musicali, anche poesie. Inizialmente utilizzavo arrangiamenti in freedownload, successivamente mi sono appassionato alla produzione ed ho cominciato a seguire corsi per quanto riguarda la produzione, registrazione, editing, missaggio e mastering ed ho messo su un piccolo studio di registrazione Home recording. Tutti i miei brani quindi sono al 100% frutto del mio lavoro e della mia passione . La musica per me è anche una forma di terapia, mi ha aiutato a superare alcuni momenti difficili: chiamiamola anche musicoterapia . Ho cominciato con il rap per poi evolvermi e creare un mio mood, sperimentare suoni e metriche nuove. Attualmente produco rap, RnB e musica sperimentale. Le mie influenze e i miei artisti preferiti sono Mr. ProbZ, Lil Wayne e molti altri artisti americani, ascolto quasi tutti i generi musicali, soprattutto musica che va dagli anni ’50 in poi, dal jazz al rock all’hip hop”.
E, in effetti, le sue canzoni sembrano veri e propri testi poetici che, sull’onda della trasformazione che essi subiscono per entrare nell’ambito musicale, acquisiscono terminologie tipiche del genere, pur non perdendo il proprio significato primordiale. Il sound in cui esse sono contenute le porta ad arricchirsi esponenzialmente e ad andare oltre il mero individualismo poetico di chi scrive per se stesso, per assumere connotati molto più generali che coniugano numerose dimensioni. Dalla scrittura alla musica, dalla poesia al rap, dalla grafica alla realizzazione di un effettivo videoclip, Joe Real stupisce per l’eterogeneità artistica che gli è propria.
“Quali sono le tue inspirazioni?”
“Parlo solo di cose realmente accadute, non conteggio e/o compro pubblico e visualizzazioni. Lo faccio perché amo raggiungere la pace dei sensi attraverso la musica.
Preferisco produrre musica per un’elité ristretta di pubblico, ma esprimere realmente chi sono, piuttosto che comporre qualcosa in cui non credo per ottenere il loro consenso”.
Individualismo così fluido da diventare universale
Un autobiografismo inevitabile che viene ben percepito nei suoi brani, spesso frutto di delusioni d’amore: una dimensione individuale così fluida da fondersi con una universale. Joe Real racconta storie di uomini e della loro fragilità in quanto tali: è difficile non riuscire a relazionarsi con essi, ad identificarsi in essi, o semplicemente a provar piacere dinanzi ad un eccellente story teller.
Il nostro decennio è quello dei cantautori, specialmente rap emergenti, un fenomeno in espansione anche nella tua realtà salernitana grazie ai mezzi di comunicazione che fungono da trampolino di lancio: cosa credi ti renda diverso da tutti gli altri?
“Credo sia il mio mood: cerco di stravolgere metriche e tempi sulla strumentale, miscelando vari generi per ricavarne un qualcosa di mio . Per quanto riguarda la scrittura mi piace molto affidarmi all’improvvisazione: molte volte è la musica a dirmi cosa scrivere, è come se entrassimo in simbiosi”.
“Lasciamo pezzi di noi in ogni donna, lasciamo pezzi di noi in ogni storia, e poi ci meravigliamo se ‘sta vita è vuota”: non pensate forse siano i vostri sentimenti che si esprimono? Del resto, la musica è questo: è manifestazione del proprio io attraverso molteplici mezzi, finalizzata al superamento di quei dolori che ci affliggono. In realtà, la musicoterapia, come la definisce Giovanni, è questo. E forse non si tratta solo di musica, ma il discorso può essere esteso alle arti in generale: cerchiamo di condensare la sofferenza e ci impegniamo per creare da essa qualcosa di buono, di creativo, di terapeutico. E niente è più sorprendente del constatare quanto un cuore infranto possa dare, a livello umano ancor prima che artistico.
Videoclip che sanno di sketch
Sulla scena, dei videoclip eccellenti con Federico De Mattia direttore: a chi è venuta l’idea e come avete scelto il cast de I Poeti e Le Lucciole?
“Prima di un rapporto lavorativo, tra me e Federico, è nato un rapporto personale. Entrambi abbiamo esposto apprezzamenti per il lavoro altrui, così abbiamo deciso di realizzare un videoclip insieme. L’idea iniziale era quella di allontanarci un po’ da tutti gli street video con il rapper in primo piano. Volevamo raccontare qualcosa di più della mera storia principale del video, inserendo i personaggi che vivono la notte nella sua intimità, nella quale sei nudo dinanzi alle tue paure. E’ stato un lavoro molto studiato e dettagliato: dalle location alla scelta del cast. Quest’ultimo è composto da nostri amici. Abbiamo pensato ad una coppia (di fatto, anche nella vita reale) per dare più veridicità al tutto e mirare all’immedesimare degli ascoltatori nel videoclip, oltre che nella canzone”.
Quel che colpisce di più è come giovani talenti della realtà salernitana riescano ad unire le forze per creare lavori unici, ma soprattutto validi. C’è Joe con la sua musica, c’è il cast desideroso di trasmettere qualcosa, c’è Federico che riesce a riprendere il tutto condensando ogni attimo e creando quella tensione ideale che permette loro di raggiungere il proprio fine. Questi video, più che essere meri progetti musicali, sembrano brevi sketch di un film.
Che ci dici di Notte Che Ho, il tuo primo singolo?
““Notte che ho” è un progetto nato successivamente in realtà, dopo aver terminato le riprese de “La Notte e Le Lucciole”. Abbiamo scelto di posticipare l’uscita di quest’ultimo per sfruttare a pieno le potenzialità dei social in periodo natalizio. Avevo intenzione di pubblicare “Notte Che Ho” su YouTube con un’immagine che richiamasse in qualche modo la canzone, ma niente di più. Federico però mi ha dissuaso dall’idea e spinto a girare un video che pre-annunciasse l’uscita dell’altro”.
La bellezza dei sogni
Quali sono i tuoi progetti futuri?
“Lavorare al mio primo disco ufficiale, che dovrebbe uscire verso la metà del 2017, continuando il mio percorso di comunicazione musicale col fine di arrivare a chi ne ha bisogno”.
A questi ragazzi si può augurare solo il meglio, incoraggiandoli a coltivare le proprie passioni. Il mondo è nelle mani di coloro che corrono il rischio di vivere i propri sogni.