Importante svolta per quanto riguarda il roaming ed i suoi costi nell’Unione Europea.
Innanzitutto facciamo un po’ di chiarezza su questo concetto: il roaming consiste nella capacità di un dispositivo mobile di collegarsi ad una rete diversa da quella del proprio operatore di appartenenza permettendo, se si è all’estero, di effettuare chiamate nel paese dove è localizzato il gestore a cui si fa capo. Quando si viaggia uno dei problemi fondamentali è legato proprio a questa questione e all’aumento delle tariffe, ma da ora non più almeno per quanto concerne l’Unione Europa. Infatti si è stabilito che dal 15 giugno 2017 in caso di spostamenti verso nazioni facenti parte della UE non saranno apportati aumenti sulle tariffe. A tale riguardo le tre istituzioni europee Parlamento, Consiglio e Commissione si sono accordate a Bruxelles sui costi all’ingrosso applicati dagli operatori telefonici tra loro per il roaming eliminando i sovrapprezzi.
Con l’abolizione del roaming i prezzi all’ingrosso saranno ribassati del 90% rispetto a quelli correnti. Queste le modifiche apportate: riguardo le chiamate voce il costo sarà di 0,032 euro al minuto, per gli sms sarà di 0,01 euro ognuno. Per quanto concerne, invece, il traffico dati ci sarà un graduale ridimensionamento dei costi che andrà realizzandosi nel corso di cinque anni: dal 15 giugno 2017 si passerà dagli attuali 50 euro a Gigabyte a 7,7/GB, il 1 gennaio 2018 condurrà ad un ulteriore abbassamento pari a 6 euro a GB, per poi continuare il 1 gennaio 2019 in cui raggiungerà 4,5 euro a GB, 3,5 a GB dal 1 gennaio 2020, 3,00 a GB dal 1 gennaio 2021 ed infine 2,50 a GB dal 1 gennaio 2022.
In merito a questo mutamento ha parlato Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione, esaltando l’importanza ed il carattere positivo di questo evento per cui si mostra entusiasta: “Era l’ultimo pezzo del puzzle. A partire dal 15 giugno, gli europei potranno viaggiare nella UE senza pagare sovrapprezzi per il roaming. Abbiamo anche fatto in modo che gli operatori possano continuare a competere per fornire le offerte più interessanti sui rispettivi mercati. Oggi manteniamo la promessa. Ringrazio particolarmente la relatrice del Parlamento Europeo Miapetra Kumpula-Natri e tutti i negoziatori dell’Aula, insieme alla presidenza maltese del Consiglio UE e tutti i coinvolti in questo progresso decisivo. Sono i loro sforzi che lo hanno reso possibile”. Si abbattono così le barriere consentendo di effettuare chiamate secondo il piano tariffario nazionale di appartenenza senza costi extra purché ci si trovi entro i confini dell’Unione Europea. Dal loro canto gli operatori potranno offrire il roaming ai loro utenti mantenendo allo stesso tempo le tariffe come previste da piano senza bisogno di aumenti e continuando ad essere competitivi nell’ambito delle offerte. Manca ora la conferma dell’accordo da parte del Parlamento e del Consiglio.
Conquista, questa, ambita da molto tempo, ed ora quasi finalmente giunta al momento della realizzazione. Ma il cambiamento, che a prima vista sembra tutto in positivo, potrebbe nascondere delle ombre future. Infatti l’abbassamento dei prezzi all’ingrosso potrebbe causare l’aumento di quelli al dettaglio rivolti ai clienti. Sarà dunque necessario trovare una situazione di equilibrio tra i due prezzi facendo in modo che le tariffe all’ingrosso siano abbastanza elevate da permettere ai paesi che accolgono visitatori di riuscire a rinvenire i propri costi senza necessità di aumentare i prezzi al dettaglio.
Marinella Auriemma