Il Napoli perde 1-0 a Torino, gol di Glik nella ripresa, e l’ennesima buona occasione per agganciare il secondo posto, non sfruttando il turno di Roma-Juventus e facendosi avvicinare pericolosamente dalle avversarie per la terza piazza, tutte vincenti.

Poteva essere una giornata ricca di gioia per i sostenitori della squadra azzurra, ma purtroppo non è stato così, e con una gara poco battagliera, almeno nel primo tempo. e un errore marchiano di Koulibaly e poi di Albiol, svaniscono almeno per il momento i sogni di gloria.

C’erano tutti i presupposti per giocarsi al meglio le chances per tentare l’aggancio, insperate ad un certo punto della stagione, dopo un inizio scellerato e troppi punti gettati al vento, anche se l’esperienza calcistica ci ha insegnato a non dare per scontato nulla , invece eravamo lì a un passo da quel secondo posto che fino a poche giornate fa rappresentava un’utopia, una chimera.

Aggiungiamoci che il Torino doveva essere stanco, forse psicologicamente appagato, dopo l’impresa di Bilbao, notte adrenalinica che ti può regalare energie positive, ma anche togliere cattiveria e stimoli, quelli che, invece, non sarebbero dovuti mancare agli azzurri, riposatissimi, che in campionato avevano ben altri traguardi da raggiungere.

Invece arriva una sconfitta, pesante, dura da digerire, che ha fatto imbestialire tutti, in primis Rafa Benitez, per niente contento dell’atteggiamento della squadra nella prima frazione di gioco e per l’errore che ha cambiato in peggio il volto alla gara.

FORMAZIONI e TATTICA

Benitez può schierare gli uomini più in forma, tra l’altro riposati rispetto ai granata, dovendo fare a meno dei soliti infortunati (Zuniga, Insigne e Michu) e con Mertens squalificato.

Vanno in campo gli stessi della SuperCoppa di Doha, quelli di cui l’allenatore si fida di più. Unica eccezione Strinic per Ghoulam. In attacco Callejon e De Guzman sugli esterni, per bloccare le fasce, dove Ventura che schiera i pericolosi Peres e Darmian, e utili garantire maggior equilibrio, pronto a giocarsi la carta Gabbiadini nella ripresa.

Ventura schiera un 3-5-2 accorto ed equilibrato, con Quagliarella e Martinez di punta.

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Gazzi, Farnerud, El Kaddouri , Darmian; Martínez , Quagliarella .

Napoli (4-2-3-1): Andújar; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinić; Gargano, David Lopez; Callejón, Hamšík , De Guzmán; Higuaín.

LA GARA

Il Torino parte forte e sfiora per ben tre volte il vantaggio nei primi venti minuti, con azioni tutte dalla destra, con Peres che mette in difficoltà Strinic e De Guzman sulla fascia e con Martinez che sbaglia un gol quasi fatto da pochi passi, imitato da El Kaddouri poco dopo. Ci prova anche Quagliarella, che però si libera con un fallo in area prima di eseguire un’acrobatica rovesciata.

Il Napoli non capitola, ma con un’azione lenta e prevedibile non impensierisce la difesa granata, che si chiude bene, vanificando le sterili e poco convinte ripartenze azzurre, mai ficcanti ed efficaci.

Il Napoli non affonda i colpi e si accontenta del pari, atteggiamento poco gradito da tecnico spagnolo, che si farà sentire negli spogliatoi nell’intevallo e poi nel post gara. Si va al riposo sullo 0-0, con un Napoli francamente deludente, a cui necessita una decisa inversione di marcia.

Nella ripresa va meglio, ed il Napoli ci prova con Higuain e Callejon con due tiri da fuori, il primo parato da Padelli, il secondo sballato.

La frittata arriva subito dopo il cambio di Hamsik con Gabbiadini e nel momento di massima pressione degli azzurri, che lasciava presagire un risultato diverso : Koulibaly sbaglia un appoggio all’indietro in maniera grossolana e regala un calcio d’angolo, sul quale Albiol lascia solo Glik (lo marcava a uomo), che di testa trafigge un incolpevole Andujar. 1-0 Torino.

La gara si mette male per gli azzurri, scossi dal gol inaspettato, i quali tentano di ristabilire tardivamente le sorti del match : Gabbiadini il più pericoloso su punizione, ma il palo gli nega la gioia del gol.

Gli attacchi degli azzurri sono disperati e poco precisi, con il passare del tempo la fretta non aiuta, tutti si sbilanciano in avanti ed il Torino avrebbe anche la possibilità di chiudere la gara di rimessa, ma non ne approfitta.

L’ultimo sussulto lo regala ancora Gabbiadini con un tiro di sinistro da fuori, ma il rasoterra un pò “strozzato” fa la barba al palo.

La gara finisce 1-0 per i granata, con tanti rimpianti per non aver iniziato a giocarla prima, ma ormai ogni discorso tecnico e tattico lascia il tempo che trova. Non resta che guardare Roma-Juventus per capire se l’obiettivo secondo posto sia ancora un obiettivo concreto e possibile da raggiungere.

Fonte immagine in evidenza: sscnapoli.it

Gianluca Torre

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