Il neo presidente Sergio Mattarella sceglie la Germania come destinazione della sua prima missione all’estero. La scelta non è stata casuale. Mattarella ha voluto riprendere da dove aveva interrotto Giorgio Napolitano, quando l’11 dicembre, in occasione dell’inaugurazione dell’Italian-German High Level Dialogue, si era incontrato con il suo omologo tedesco Gauck. Forte, evidentemente, è il bisogno di rinsaldare i rapporti con la Germania vista come partner imprescindibile per realizzare il pacchetto di riforme che porti alla realizzazione di un cammino condiviso verso l’unione e la crescita economica.

Ed infatti, le prime dichiarazioni del Presidente hanno avuto al centro parole come crescita e integrazione, le sole che possono alimentare le speranze delle nuove generazioni. Sentito il ringraziamento rivolto alla Germania per il plauso alle riforme che il nostro Paese sta portando avanti, ringraziamento ricambiato dall’apprezzamento del presidente tedesco Gauck per la rapidità e l’efficacia con la quale il governo Renzi sta operando. Lo scambio di gentilezze continua con le dichiarazioni di Mattarella sulle relazioni speciali che legano la Germania e l’Italia, relazioni che devono ulteriormente rafforzarsi per dare una spinta all’integrazione europea sempre più necessaria. Insomma un incontro cordiale e, perché no, programmatico con la volontà dei due Paesi di proseguire insieme sul cammino delle riforme.

Il momento è infatti propizio affinché si rinsaldi il rapporto italo-tedesco: spread sotto i 100 punti, riforme del governo Renzi, stabilità politica fanno sì che il nostro Paese possa bilanciare attentamente proposte di maggiore flessibilità senza troppo ledere la tradizionale linea di forte propulsione dell’integrazione europea, uno dei principali obiettivi del settennato della Merkel. Lo stesso Quirinale del resto dichiara che difficilmente si possono immaginare due diverse velocità: «La Germania infatti è il Paese europeo con cui l’Italia ha il maggior interscambio e condivide un’imponente produzione manifatturiera, senza contare il suo enorme peso politico all’interno dell’Unione».

È evidente quindi l’altro scopo della visita di Mattarella in Germania, ossia la proiezione internazionale del Quirinale, sempre tenendo conto delle necessarie strategie di politica estera che è di competenza governativa. Domani, infatti, il Presidente si sposterà a Bruxelles dove incontrerà i vertici del Parlamento Europeo tra cui Martin Schulz, presidente dell’assemblea europea. Anche gli europarlamentari e gli alti funzionari italiani saranno oggetto di un incontro allargato con i quali Mattarella intende stabilire fin da subito un rapporto diretto. Insomma, grande attivismo e grande diplomazia fin da subito.

Francesco Romeo

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