Il ddl Anticorruzione passa al Senato ed è in attesa del voto alla Camera dei deputati.

Il Movimento 5 Stelle ha votato contro, in accordo con l’esito di una consultazione online – “27.124 italiani hanno deciso il voto del gruppo parlamentare” – secondo le note linee guida.

LA GAFFE DI M5S E PD SUL RUOLO DEI SONDAGGI

Il Capogruppo al Senato del PD, Luigi Zanda, laureato in Legge e per anni collaboratore di gruppi editoriali, si è dichiarato infelice rispetto alla decisione del Movimento, poiché frutto di un Sondaggio, o meglio “pur capendo il metodo dei sondaggi, il Parlamento è una cosa diversa dai Sondaggi (del M5S)”.

Il Parlamento non è infatti un istituto di Sondaggi, ma tanto meno il Movimento 5 Stelle, che a sua volta, attraverso i propri profili Social, ha rigettato le dichiarazioni di Zanda, o meglio l’”accusa” di fare Sondaggi, ma “vere e proprie votazioni di cittadini”. Ora, è difficile stabilire di chi sia la gaffe. Da una parte il Dottor Zanda, il quale oltre ai ruoli politici, amministrativi e culturali ha addirittura ricoperto la carica di Presidente di Lottomatica, società che con i numeri e le statistiche ci ha a che fare. Evidentemente deve essersi fermato al calcolo delle probabilità. D’altra parte il Movimento, al quale forse sfugge che un sondaggio scientifico ha una rappresentatività di popolazione e quindi, per dirla in modo semplicistico, un’attendibilità maggiore rispetto al voto di circa 20 mila utenti tra gli iscritti ad un sito online.

La notizia di giornata riguarda certo il contenuto del ddl, ma sarebbe dovuto che i rappresentanti politici sappiano di cosa stiano parlando. Difatti, quindi, la domanda del giorno è: M5S e PD sanno cos’è un Sondaggio?

IL VIDEO PUBBLICATO DAL M5S IN RISPOSTA A ZANDA

Libero Pensiero News consiglia allora i cittadini, del M5S o del PD, ma in generale i lettori di qualsivoglia schieramento, di restare aggiornati alla voce Sondaggi del sito. Nessuna confusione, ma descrizione, analisi e approfondimento su tutte le percentuali, medie, e variazioni settimanali dei principali istituti di sondaggi, con i contributi periodici esclusivi delle inchieste di redazione.

Fabio Fin

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