Gli uomini della Dia di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare contro 12 persone accusate di associazione camorristica al clan «Fabbrocino», operante nei comuni tra Nola e San Giuseppe Vesuviano. I reati ipotizzati sono associazione di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di beni, estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante del metodo mafioso. L’operazione, denominata «Breccia», è scattata al termine di un’inchiesta condotta dal 2006 al 2012 su alcune attività commerciali e imprenditoriali nei comuni di Nola, San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Somma Vesuviana, Palma Campania, Camposano e aree limitrofe, gestite da persone insospettate ma riconducibili al vertice dell’organizzazione criminale. Attraverso l’impresa «La Fortuna», la prima società sequestrata, la camorra vesuviana condizionava il libero mercato nel settore del calcestruzzo, imponendo un listino prezzi maggiorato rispetto a quello di altre imprese. Gli imprenditori erano costretti ad acquistare i materiali da queste aziende, pena ritorsioni fisiche o patrimoniali. Tra i beni sequestrati, la società Gifra di Saviano (Napoli), operante nel settore della produzione e distribuzione del calcestruzzo; la Raf di Scafati (Salerno), che produce conglomerati cementizi e bituminosi e la società florovivaistica Gieffe Import Export, di San Giuseppe Vesuviano (Napoli).
La Dia esegue in queste ore il sequestro preventivo di ulteriori quote sociali e beni strumentali appartenenti ad altre imprese che operano sempre nella produzione del calcestruzzo e nel settore florovivaistico, per un valore stimato in circa cinque milioni di euro.
L’ordinanza di custodia cautelare è piombata anche sull’assessore all’Urbanistica del comune di Nola, Giampalo De Angelis, candidato del Nuovo Centro Destra e originario di Roccarainola, accusato di essere il prestanome di una delle aziende sequestrate.
«Ho fiducia nel lavoro degli inquirenti, ci auguriamo che De Angelis saprà chiarire gli addebiti nei suoi confronti». La vicenda, per altro risalente al 2006, non ha nulla a che vedere con il suo incarico di assessore cosi come risulta dal verbale della perquisizione effettuata presso il suo ufficio in Municipi. In via cautelativa, ho già provveduto al ritiro della sua delega e a nominare un nuovo assessore». Così il sindaco di Nola, Geremia Biancardi, ha commentato l’accaduto.
Ecco le persone arrestate:
Ambrosio Domenico (nato ad Ottaviano nel 1957)
Cozzolino Maria Luisa (nata a Napoli nel 1978)
De Angelis Gioanpaolo (nato a Napoli nel 1973)
Di Palma Nicola (nato a Cimitile nel 1971)
Frabbrocino Giovanni (nato a San Gennaro Vesuviano nel 1974)
Fabbrocino Lorenzo (nato a San Gennaro Vesuviano nel 1974)
Miele Carmine (nato a Camposano nel 1963)
Perrotta Giuseppe (nato a San Giuseppe Vesuviano nel 1984)
Porricelli Antonino (nato a San Giuseppe Vesuviano nel 1977)
Prevete Giovanni (nato a San Gennaro Vesuviano nel 1974)
Romeo Arcangelo (nato a San Giuseppe Vesuviano nel 1982)
Tufano Gennaro (nato a San Giuseppe Vesuvaino 1978)