Nella caldera del San Paolo arriva alle 20:45 la Juventus, per il primo di uno spettacolare quanto inedito doppio confronto. Sul piatto ci sono punti importantissimi per entrambe le squadre: la Juventus vuole consolidare il suo primato, il Napoli non vuole mollare la presa sulla Roma, che ha vinto ieri sera in casa sull’Empoli. C’è grande attesa, inoltre, per il ritorno di Higuaìn a Fuorigrotta, questa volta nelle vesti di avversario.
QUI NAPOLI: Napoli ritrova il suo passato: Gonzalo Higuaìn. Un passato dolce, fatto di tanti bei ricordi, tra cui una Semifinale di Europa League, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e un secondo posto contornato dalla miglior stagione di sempre del Pipita e di un centravanti in serie A con 36 goal. Tuttavia anche un passato infelice, soprattutto quello recente, con il passaggio alla rivale storica, organizzato in gran segreto, che sotto al Vesuvio in pochi gli hanno perdonato. Ci sono poi quei due gol nei due precedenti incontri allo Juventus Stadium, che in casa Napoli vogliono assolutamente vendicare e riscattare.
Gli azzurri cercheranno di continuare la scia delle ottime recenti prestazioni e dei risultati positivi per sognare il secondo posto. La pausa per le nazionali non ha di certo agevolato, visto che, oltre a spezzare il ritmo, ha influito negativamente sulla condizione fisica di alcuni giocatori. Hysai ad esempio è tornato con qualche problemino alla caviglia, che sembra, però, aver smaltito. Reina, invece, risulta ancora in dubbio dopo il fastidio accusato al polpaccio in nazionale.
Della condizione del portiere spagnolo ne ha parlato alla vigilia Sarri, fresco vincitore della Panchina d’Oro, ribadendo quanto la squadra faccia molto affidamento su di lui, quanto contino non solo le sue doti tecniche, ma soprattutto quelle umane che lo rendono uno dei leader del gruppo: “Ha avuto un problema al polpaccio e ha fatto lavoro differenziato per tutta la settimana. Per noi è un giocatore importantissimo. È esperto, deciderà lui se giocare o meno”.
Sarri ha parlato anche di Higuaìn, che domani torna al San Paolo da avversario: “Gli voglio bene e gli devo molto, ma ha una maglia di un altro colore ed è un avversario. Lunedì mi farà piacere parlargli, ma domani non m’interessa. […] Domani sarà un avversario come gli altri anche se più forte degli altri”.
Per battere la Juventus serviranno, infine, concentrazione e quella fortuna mancata negli ultimi tre scontri allo Stadium: ” Per noi non esistono partite perfette. Abbiamo alternato tratti di gara straordinari ad altri con errori stupidi. Dobbiamo concedere poco. Paradossalmente la partita in cui abbiamo avuto la miglior organizzazione difensiva è stata proprio a Torino, ma abbiamo commesso due errori e abbiamo preso due gol. Domani dovremo essere bravi e non avere cali di concentrazione. […] La pressione è tutta su di loro. Sono primi e vincono da anni. Se parliamo, invece, di pressione positiva, vogliamo averne. Voglio che i miei giocatori sentano quanto i tifosi tengono a questa partita. La nostra tifoseria è umile, accetta anche le sconfitte. Però è giusto che la squadra senta che per la città questa non è una partita normale, è giusto che dimostri di averlo capito ” .
QUI JUVENTUS: Se la pausa per le nazionali ha condizionato non poco la preparazione in casa Napoli, lo stesso si può dire per la formazione ospite. Di Pjaca lo stop più lungo, 6 mesi dopo la rottura del crociato anteriore. Alcune pedine importanti come Madzukic e Dybala risultano invece in dubbio, anche se regolarmente in panchina.
Quella di stasera per la Juve è una partita importantissima e delicata. In ballo ci sono tre punti che possono risultare decisivi per la conquista del sesto scudetto di fila. A confermarlo è lo stesso Allegri in conferenza stampa: “Da Napoli passano 3 punti fondamentali per la nostra stagione perché poi dopo mancano 8 partite di cui 4 in casa e 4 fuori. Per quanto riguarda il resto, penso che in Italia si viva troppo di polemiche e non si esalti mai o si goda quello che si è fatto sul campo […] Questa partita non è decisiva per il campionato, ma nel complesso da domani iniziano i due mesi che porteranno alla fine della stagione in cui ci giochiamo il campionato, la coppa Italia e la Champions League”.
Grande il rispetto di Allegri nei confronti del pubblico napoletano, per un San Paolo stracolmo: “La Juventus è abituata a giocare questo tipo di partite. L’importante è che le partita resti sempre in un clima di correttezza. Questa è un’ occasione per dimostrare che il calcio italiano sta maturando. Sono sicuro che domani i tifosi napoletani oltre ad incitare la propria squadra, daranno anche una bella lezione di civiltà. […] Saranno due partite importanti.È inutile far finta di nulla. Higuaìn ha passato tre anni grandiosi a Napoli. È stato amato, è venuto via, facendo una scelta professionale e penso che vada rispettato per ciò che ha fatto. Poi è normale che quando Gonzalo scenderà in campo sarà prima applaudito e poi fischiato, perché lui gioca per la Juventus, e i tifosi tifano Napoli. Credo sia normale. Comunque l’ho visto molto sereno”.
Chiusura con una battuta sulla panchina d’oro vinta da Sarri (liberopensiero.eu ) che per 3 voti ha vinto proprio sul tecnico bianconero: “Mi pare di aver votato Di Francesco, ma Sarri ha meritato. Non è un premio che si dà a chi vince di più o a chi meno. Io l’ho vinta quando c’era Mourinho che aveva vinto quasi tutto. Sarri ha fatto un grande lavoro ad Empoli e l’anno scorso a Napoli“.
Fonte immagine in evidenza: La Gazzetta dello Sport ; liberopensiero
Giovanni Ruoppo