Duemila ragazzi ”in sovrannumero” invaderanno le università, per la prima settimana dei test. Si parte domani con le prove di professioni sanitarie.
Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Anche per i test di professioni sanitarie di domani e durante tutti i test che si terranno nelle prossime settimane ci troverete davanti agli atenei italiani distribuendo le nostre guide al test sicuro in sostegno e in difesa di tutte le studentesse e di tutti gli studenti che ogni anno rischiano di non poter realizzare il proprio futuro a causa di prove inique e fallaci, come da anni denunciano le nostre battaglie e i nostri ricorsi.
Alberto Irone, portavoce della Rete degli Studenti Medi, aggiunge: ”Sempre più studenti, si trovano a scegliere un percorso universitario che poi si rivela sbagliato o scelgono di non andare all’università non avendo comunque ben chiaro cosa scegliere per il proprio futuro. Scuola e Università non sono due percorsi scissi: combattere il calo di iscritti all’università e la dispersione dopo il primo anno di studi parte necessariamente da una riforma del percorso di studi superiore.
Dura presa di posizione anche di Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza: ”Non si può precludere così, con prove arbitrarie e dannose, estese a molto più della metà dei corsi di laurea, la scelta del proprio percorso universitario a migliaia di studenti e studentesse.”
Alberto Campailla, portavoce nazionale di LINK Coordinamento Universitario, aggiunge: “La ministra Giannini sembra voler continuare a strumentalizzare il tema della riforma del numero chiuso per gestire politicismi ed equilibri di palazzo, quando servirebbe affrontare immediatamente e con lucidità e franchezza i problemi strutturali che ci sono”
Saranno 85.000 gli aspiranti e le aspiranti per le facoltà di Fisioterapia, Logopedia Infermieristica e le professioni sanitarie in generale, ma purtroppo i posti disponibili solo poco più di 25.000.
Pasquale De Laurentis