Gli azzurri con una gara convincente e intensa, la migliore senza ombra di dubbio della stagione, annichiliscono la Roma e la dominano per tutti i 90 minuti, imponendosi per 2-0, con reti di Higuain e Callejon ad inizio e fine gara.

Il punteggio poteva assumere proporzioni molto più ampie in favore degli azzurri, con le proverbiali 15-20 occasioni create e sprecate per arrotondare il bottino, che nonostante il divario visto in campo, hanno mantenuto la gara in bilico sino al termine.

Il Napoli dopo lo sfortunato pareggio di Bergamo che ha bloccato la rincorsa al 3° posto, affrontava l’avversaria più attesa, la Roma di Garcia, seria pretendente al tricolore con la Juventus.

Fondamentale vincere questa gara per il Napoli, non solo per la classifica, ma per dare finalmente una gioia ai propri tifosi, lasciati con l’amaro in bocca in troppe occasioni, tra cocenti delusioni e vittorie sfumate sul filo di lana, anche dopo prestazioni convincenti e sfortunate.

Napoli-Roma purtroppo era attesa anche per questioni di ordine pubblico, dopo i tragici eventi del 3 maggio e la triste vicenda legata alla morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito nella notte della finale di Coppa Italia. Trasferta vietata ai tifosi giallorossi e molta preoccupazione, con la tensione allentata dai media e dalle società, con continui messaggi di pace e fratellanza lanciati durante tutta la settimana prima del match.

FORMAZIONI E TATTICA

Benitez non pratica turnover, nonostante le 4 gare consecutive giocate da molti degli azzurri in campo, chiedendo a molti suoi uomini di stringere i denti e onorare l’impegno.

In campo Maggio e Ghoulam sugli esterni, Koulibaly e Albiol centrali difensivi. In mediana è il turno di Jorginho e Lopez. In attacco Higuain, Callejon e Hamsik, affiancati da Insigne, autore di una gara pregevole.

Garcia, fedele al suo 4-3-3, deve fare a meno di Astori, Strootman, Castan e Maicon e con Manolas recuperato in extremis, sceglie di tenere in panchina De Rossi, affidando il suo ruolo al recuperato Keita. Difesa a 4 che potrebbe essere quella della Grecia con Torosidis, Manolas e Holebas, oltre a Yanga Mbiwa. In attacco il tridente Florenzi-Gervinho.Totti, con Iturbe, Destro e Llaijc in panchina.

NAPOLI: Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho, David Lopez; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.

ROMA: De Sanctis; Torosidis, Manolas, Mapou, Cholevas; Pjanic, Keita, Nainggolan; Florenzi, Totti, Gervinho.

LA GARA

Il Napoli domina la gara sin dall’inizio, come a Bergamo, la  manovra è fluida e ariosa, triangoli, cambi di gioco e anche tante occasioni, purtroppo non finalizzate, e passa subito in vantaggio al 3° minuto con una girata di Higuain in area, che si avvita su una palla spiovente e in acrobazia batte De Sanctis, riscattandosi subito dopo il rigore fallito contro l’Atalanta.

La Roma sembra scossa e il Napoli affonda i colpi, solo la bravura dell’ex De Sanctis (miracolo su tiro indirizzato all’angolino basso di Insigne) e la traversa (su tiro di Callejon dal limite) salvano i giallorossi, travolti dall’onda azzurra.

La reazione della Roma è timida e si sintetizza in un tiro di Torosidis bloccato da Rafael, con il Napoli che difende di squadra e riparte, lasciando pochi spazi agli avversari che sbattono sul muro Koulibaly, un gigante in campo per tutti i 90 minuti.

Insigne è il più ispirato e sforna giocate ad effetto a ripetizione, e proprio da un suo assist per Higuain sul finire del tempo nasce l’azione del possibile raddoppio, conclusasi con una traversa clamorosa di Hamsik a porta vuota, servito dal Pipita.

Primo tempo che si conclude sull’1-0, che sta molto stretto agli azzurri.

La ripresa si apre con una doppia occasione per Florenzi, che non trova il gol del pari, con gli azzurri che potrebbero chiudere la gara dopo 15 minuti con Callejon, che sceglie lo scavetto per battere De Sanctis, solo davanti al portiere su assist perfetto di Koulibaly, dopo discesa travolgente del difensore partenopeo.

Benitez, con lo spettro delle gare vanificate, si copre e manda in campo Gargano per Hamsik, il Mota disputerà un gran finale di gara e sarà utilissimo alla causa.

Gli azzurri stringono i denti e trovano il raddoppio liberatorio a 5 minuti dal termine con Callejon, che al quarto tentativo finalmente fa centro, anticipando Yanga Mbiwa su pregevole cross di Higuain.

Risultato secco che lascia poco spazio alle recriminazioni dei giallorossi, che tornano nella Capitale con una sonora sconfitta, modello Bayern.

Il Napoli trova linfa vitale da questa gara e si dimostra in gran forma, imbattuto da 7 gare, ritrova consapevolezza nei propri mezzi e annuncia battaglia sino al termine della stagione con la sua organizzazione di squadra e i suoi campioni ritrovati.

Fonte immagine in evidenza: notizie.guidone.it

Gianluca Torre

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