Arriva il derby. Per la prima volta in Serie A il Napoli giunge allo stadio Vigorito, voglioso di conquistare tre punti chiave per la rincorsa al tricolore. Di fronte, però, l’avversario non è dei più semplici. Sebbene la classifica dica tutt’altro il Benevento è una formazione in grado di mettere in difficoltà molte squadre. Il gioco della squadra di De Zerbi, ex calciatore azzurro, è un gioco frizzante, brillante in alcune fasi di partita, con l’unico grande limite di non riuscire a raccogliere quanto seminato il più delle volte. Se poi a ciò si aggiunge la determinazione e soprattutto l’ottima campagna acquisti invernale delle Streghe, beh, allora c’è di che preoccuparsi. Certo sono state vendute pedine importanti come Ciciretti e Chibsah, protagonisti della storica promozione, ma in contemporanea sono arrivati giocatori di buona esperienza anche internazionale come Alin Tosca, Diabatè, Sandro, Billong, Guilherme Costa, Puggioni, Djuricic e, soprattutto, un certo Bakary Sagna, ex punto fermo di City e Arsenal, fino a qualche tempo fa uno dei migliori terzini al mondo e che di certo potrà dare una grande mano alla causa giallorossa. Proprio per questo, dunque, non è un caso che tutti i protagonisti azzurri, da Callejon a Mertens passando per De Laurentiis abbiano invocato prudenza contro un avversario estremamente pericoloso specialmente se preso alla leggera. Il Benevento e le sue motivazioni, seppur meno ambiziose di quelle di altre squadre, preoccupano gli avversari e risulteranno, se ben sfruttate, l’arma in più di una squadra che vuole salvarsi. Occhio, dunque, ai nuovi acquisti, portatori di speranza in un ambiente decisamente depresso e deluso in questo momento della stagione.
BAKARY SAGNA- Seppur arrivato a parametro zero è lui la vera ciliegina sulla torta, la vera punta di un diamante, talmente prezioso da poter riflettere i sogni e le ambizioni di un’intera città. Tutti in Europa se lo ricordano. Tutti ricordano le sue percussioni, le sue galoppate sulla fascia destra e i cross al bacio per la punta, che, soprattutto nel periodo in cui indossava la maglia dei Gunners, l’hanno reso uno dei migliori terzini al mondo. Addirittura a Milano c’era chi lo paragonava a mostri sacri come Maicon e che, perciò, intravide nel francese sostituto perfetto del brasiliano. C’è poi la medaglia d’argento ad Euro 2016, delusione e al contempo punto più alto di una carriera che avrebbe di certo meritato maggiori successi. Nel suo palmarès compaiono la vittoria di: una coppa di Francia con l’Auxerre (stagione 2004-2005), una FA CUP con l’Arsenal (stagione 2013-2014), una Coppa di Lega inglese (stagione 2015-2016).
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— Benevento Calcio (@bncalcio) February 3, 2018
CHEICK DIABATÈ – Non fatevi ingannare dalla sua imponente statura (1,94 cm). Diabatè non è solo un nove vecchio stile, pronto a buttarla dentro in qualsiasi momento. Diabatè è un giocatore anche dotato di un buon movimento, che ovviamente fa del fisico una delle sue armi vincenti. Arriva in prestito dall’Osmanlispor, nel quale ha giocato solo otto volte, dopo essere passato in prestito al Metz dove ha collezionato 14 presenze ed 8 gol, senza dimenticare i 6 anni (dal 2010 al 2016) al Bordeaux, dove in 144 presenze ha realizzato la bellezza di ben 63 reti. Diabatè ha la possibilità di essere il vero botto di mercato della squadra di De Zerbi. Prima, ci sarà da lottare con Coda, che sta facendo benissimo. Non è da escludere, in caso di improvvisa esplosione dell’attaccante, la possibilità di un cambio modulo, visto che per caratteristiche questi sono due giocatori che possono coesistere. Importante, perciò, sarà un suo rapido ambientamento agli schemi di De Zerbi e al calcio italiano.
SANDRO – Voci di mercato lo vedevano come un sensibile obiettivo di mercato partenopeo intorno al 2014, quando giocava nel Tottenham. Grande esperienza internazionale. Centrocampista alla Gattuso, più di quantità che di qualità. La sua personalità potrebbe essere molto utili ad una squadra che ha mancato di questa caratteristica in alcune partite, si notino le sconfitte all’ultimo secondo con Torino, Bologna e Cagliari nel girone d’andata. Arriva a Benevento con tanta voglia di riscattarsi e di rimettersi in gioco, in prestito dall’Antalayaspor, squadra che milita nel campionato turco.
GUILHERME COSTA – Un fantasista dotato di buona qualità tecnica, arriva dal Legia Varsavia, formazione con cui ha avuto la possibilità di giocare Champions ed Europa League. Ottimo mancino, può sia essere un’ala stile Ciciretti a tutti gli effetti, essendo dotato tra l’altro anche di un buon dribbling, sia la mezzala d’inserimento. L’unico problema come per gli altri acquisti del Benevento, potrebbe essere l’ambientamento e, soprattutto, se sarà in grado di reggere in un campionato molto tattico come quello di serie A.
FILIP DJURICIC – Meno clamoroso, ma non per questo poco interessante è l’arrivo del serbo Djuricic, proveniente dalla Sampdoria. Il centrocampista avente un ottimo passo e una discreta fisicità ha voglia di dimostrare tutto il suo talento e, soprattutto, di giocare e segnare, considerando le sue deludenti stagioni in blucerchiato.
BILLONG, ALIN TOSCA, PUGGIONI- Billong è un difensore molto forte fisicamente. Egli risulta una vera e propria incognita anche se la prima presenza ha lasciato buone sensazioni agli addetti ai lavori. Troppo poco, però, per poterne dare un giudizio completo. Tuttavia, basta osservare la sua squadra di provenienza per capire che potenzialmente ci si trova davanti ad un ottimo giocatore. Proprio dal Maribor, infatti, sono arrivati in italia giocatori interessanti come Ilicic. Alin Toșca è un centrocampista rumeno di piede sinistro, che può fare il terzino all’occorrenza e che viene dal Real Betis, considerato in patria un grande talento, ancora giovanissimo. Puggioni, proveniente dalla Sampdoria, dotato di buona esperienza e discrete doti tecniche. In passato ha militato anche in squadre come Chievo e Reggina. La sua esperienza (classe 1981) risulterà fondamentale per la crescita di giovani interessanti come Brignola, Cataldi.
L’esperienza dei nuovi acquisti insieme a quella maturata, seppur fino a questo momento sfortunata, da quelli già presenti in rosa come D’Alessandro, Cataldi e, soprattutto, Coda, potrà dare una grossa mano e nuove speranze alla squadra di De Zerbi, lontana dalla zona salvezza ben dodici punti. Sarebbe un miracolo sportivo, un qualcosa di leggendario, un incantesimo, e proprio per questo, considerando i risultati di queste ultime stagioni, perfettamente alla portata del Benevento.
Fonte immagine in evidenza: espn.com
Giovanni Ruoppo