BUENOS AIRES – Non disputava una finale da quasi un anno, quando sulla terra rossa di Parigi batteva Djokovic nell’ultimo atto dell’ennesimo Roland Garros della propria carriera portato a casa. Per Nadal torna la vittoria, ed insieme a questa anche un sorriso che non si vedeva da un po’, proprio dall’ultimo successo. Sempre sulla stessa superficie, sempre lo stesso esito: Nadal è il re incontrastato della terra rossa. Stavolta non è un Grand Slam, ma l’ATP valido 250 punti ai fini del ranking è il titolo numero 46 sul rosso. Il record di Vilas, a quota 49 successi, sembra sempre più vicino. Le condizioni del mancino spagnolo non sono ancora le migliori e forse non torneranno più tali, ma la superficie può giocare un punto a favore, specie se si tratta della terra rossa, dove Nadal da anni è l’avversario da battere, nonostante faccia fatica a vincere con continuità nei restanti tornei del circuito.
DUBAI – Altri luoghi, altri campioni. Ma stessa morale: mai darlo per vinto. Vale per Nadal, vale ancor di più per Federer. L’elvetico trionfa nell’ATP 500 (uno dei tornei più prestigiosi per location dopo i Masters e gli Slam) schiacciando in finale niente di meno che Novak Djokovic. Nonostante i 33 anni all’anagrafe, i numeri non fanno che decantare Roger Federer: 6-3 7-5 in poco più di 80′ di gioco per sconfiggere il numero 1 del mondo. Settimo trofeo a Dubai in 12 finali disputate, raggiunti i 9000 ace in carriera (quarto della storia a raggiungere tale traguardo), seconda vittoria dell’anno solare (dopo Brisbane) e ben 84 titoli totali in carriera. Contro Nole arriva la 20ª vittoria nei totali 37 scontri diretti trai due, una delle tante serie positive di Federer, che conta in negativo solo negli scontri diretti col suo rivale storico: Rafa Nadal.
Federer e Nadal: dal viale del tramonto all’alba di un nuovo giorno
Se i due troveranno continuità e performance fisiche, potremmo assistere ad un grande anno di rivalsa dei “classici” tennisti che in questo millennio ci hanno regalato record e traguardi disumani. Djokovic ed il suo primato del ranking sono avvertiti: Nadal e Federer ci sono, ed i 1000 di Indian Wells e Miami (cemento) si avvicinano, e con loro punti importanti.
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Raffaele Cianni