Qualche giorno fa, in una galassia che assomigliava alla redazione di un giornale… Sarà stato l’Internet Day, il proliferare di immagini di merda sulle bacheche dei quarantenni o un’anomalia spazio-temporale dovuta a foto di nudità non esattamente ben volute (chiedere alle capre per info), sta di fatto che abbiamo ritardato la pubblicazione delle Satire Wars della settimana di un giorno, cosa che oltre a creare un’infinita serie di problemi al nostro calendario (da oggi le settimane inizieranno di martedì? o risolviamo tutto creando una settimana bisestile – qualsiasi cosa questo significhi?) ci mette anche davanti alle nostre responsabilità verso i lettori che non hanno avuto modo di sentirsi su di morale, leggendo di umanità varia che scrive cose becere e parecchio ignoranti.
Vi tranquillizziamo subito perché c’è un’ottima ragione che riempirà di gaudio le vostre dentiere e accrescerà il vostro smisurato ego italiota: ve la spieghiamo, mettendoci una volta tanto la faccia .. “uh marò”, direbbero le signore della serie “Vrenzole” dei The Jackal.
Tutto ebbe inizio con la forgiatura dell’ennesima Top Ten delle robe più divertenti della satira del Webbe. Una posizione fu data agli utenti di Twitter, gli esseri immortali più saggi e divertenti di tutti. Più di una a quei pazzi di Lercio, grandi minatori e costruttori di bufale nelle montagne! E i restanti Anelli le posizioni rimanenti furono date alla razza dei politici, che più di qualunque cosa dicono puttanate! Tutto era pronto per la pubblicazione.
Ma tutti gli autori furono ingannati, perché un evento improvviso squarciò quest’atmosfera zen: nella terra di Kabir Bedi, lì dove le vacche sono sacre e gli Dei sono tanti e hanno molteplici arti, I NOSTRI MARÒ, anche conosciuti come i nostri ragazzi piccini picciò, finalmente ritornarono alla casa del padre tra folle festanti e reggipetti volanti, venendo subito accuditi dalla destra italiana e sfamati da una tetta di Giuliano Ferrara (niente, ci piace il trash).
Ora il primo punto della politica estera italiana torna ad essere la Gioconda. Frattanto folle di indiani, rattristati per la mancanza dei marò, si accalcano fuori all’ambasciata italiana dove hanno organizzato un sit-in:
Mentre partono i caroselli in tutta Italia e i pescatori indiani scappano dalle coste, tra un post sul Leicester e un tweet sui peli pubici di Sgarbi, mettetevi una giusta colonna sonora (rigorosamente a ripetizione) e beccatevi quest’ennesima classifica sul meglio del peggio della settimana, nella settimana in cui rompemmo l’Internet:
POSIZIONE NUM. 10 per muri, muraglie, muretti e koala. Cominciamo con Kotiomkin, che ci informa di una +++ BRECCHING NIUS +++ che i principali tiggì hanno delibretamente ignorato:
VERGOGNA!!11!!11! No a compromexxi!!1!1! GoMbLotTtOOoO!
Intanto anche altrove si costruisce a secco:
Ora il problema sarà come uscire da 30 mq. Del resto si sa, la legge è la legge!
NONO POSTO per gli strascichi dei festeggiamenti del 25 aprile, dedicato quest’anno da Mattarella ai Marò. Coincidenze? Io non creTo. Si è parlato come sempre di revisionismo e contro-revisionismo, più o meno storico. Le conclusione è una e una sola:
E la bonifica della pianura pontina? Eh? Perché nessuno parla della pianura pontina?
Se intanto qualcuno sa di preciso dove si trova, scriva a gomblottosovietico@siberiasubito.ru
QUANDO C’ERA LVI il 25 aprile si faceva il ponte lungo. Ora questa classe politica RUBBA e NESSUNO costruisce ponti. Vergogna!11!11!
Eh, i partigiani! Lo sapevo io! E allora le foibe?!?
OTTAVO POSTO per una sana e ignorantissima carrellata sulla settimana calcistica.
Partiamo nientedimeno che da BENEVENTO, che per la prima volta in the history raggiunge la serie B. Soprattutto, raggiunge la presenza in FIFA17 e una grande, grandissima (quasi enorme!) Diletta Leotta. Bau!
Si festeggia anche a Crotone, che raggiunge la serie A nei giorni in cui da quelle parti si aggirava un presidente del Consiglio dai poteri magici:
“Un altro grande successo del Governo Renzi”, come il ritorno dei marò, no?
Frattanto, gioca l’Inter. E si sa, dove gioca l’Inter…
Una colombaia. Serviva davvero dirlo?
Qualche mese fa sul campo di un Inter-Sassuolo da cloroformio si avvistarono 6 piccioni, ora qualche gabbiano. Quindi fidatevi, serviva.
Inter per il WWF, Inter per il sociale.
Andiamo con un balzo in piena Inghilterra per occuparci della memorabilità odierna, quella del Licst Leicis Lcistre della squadra di Ranieri che realizza il sogno di chiunque abbia mai tifato una squadra di calcio o abbia mai giocato a Football Manager:
Il pensiero va soprattutto a lui, che ha saputo valorizzare a pieno le singolarità della rosa a disposizione, TUTTI COMPRESI. Questione di scelte. C’è chi c’è (ma poi mica tanto):
C’è chi non c’è (ma forse avrebbe potuto esserci). Anche qui, questione di scelte:
C’è chi avvia cause di beatificazione e chi poteva comunque azzardare scelte migliori, secondo i Marò ed altre creature leggendarie:
Coincidenze? IO QUESTO NON…
SETTIMO POSTO per le notizie Lercie della settimana, direttamente da quei pazzi, geni e figli di buona donna che ogni settimana ci rendono la vita un po’ più difficile al momento di stilare questa roba qua:
Cos’altro aggiungere? Moooooooseca!
SESTO POSTO combo Donald Trump-Matteo Salvini, che in settimana si sono incontrati per farsi un reciproco endorsement in vista delle rispettive campagne elettorali. Successivamente il leghista ha scoperto con delusione che per votare in Italia c’è bisogno della cittadinanza italiana. RUSPA!
La foto postata da entrambi sui social network ha fatto molto discutere:
Se loro sono Fred e Barney, chi sono Wilma e Betty? Le solite incoerenze dei sinistrorsi e figli di papà dei centri sociali!1!11! RU$PAaA!1!!!
Ok. La smettiamo. Eccovi la foto originale postata dai due politici da Fred e Barney:
Con questa mossa a sopresa, il leader della Lega vuole ridisegnare le regole del centrodestra. Scriverle è ancora un po’ troppo, per lui.
Intanto, per rimanere in zona trash, segnaliamo una notizia shock direttamente da quella maestra di vita di Lory Del Santo:
Io, tu e il parrucchino impossessato – A Love story.
QUINTO POSTO per Kotiomkin e le decine di avvisi di garanzie arrivati nelle ultime settimane a membri del Partito Democratico, per ultimo il caso di Stefano Graziano, presidente campano del partito.
Non capiamo davvero cosa aspettino per introdurre il reato di concorso esterno nel Pd. Baciamo le mani e aspettiamo con ansia l’intervista del figlio da Bruno Vespa.
QUARTO POSTO nientedimeno che per la festa del lavoro nel Paese della disoccupazione, che sembra un paradosso eppure esiste. Ma, esattamente, il Primo maggio è una ricorrenza o una commemorazione per un defunto?
Sull’argomento è arrivata una ferma presa di posizione da parte del Presidente Mattarella:
Questa e altre sciocchezze. Per fortuna c’è Lercio che informa la nazione su come cambia il mondo del lavoro nel 2016:
Sulle ultime vertenze in corso:
Sulle opportunità di lavoro all’estero:
In ogni caso, la reazione dei principali sindacati è stata durissima:
Malgrado tutto, buon Primo Maggio a tutti! MA PROPRIO A TUTTI!
TERZA, ma avrebbe meritato di più, che qua si è rischiato di rompere non tanto l’Internet, ma proprio Photoshop….sijori sijoreee…
CAMERON DIAZ!
SCARLETT JOHANSSON!
JENNIFER LAWRENCE!GIORGIA MELONI!
Scusate, ma ci eravamo incantanti a guardare il suo manifesto elettorale per le amministrative di Roma. Sei bellissima, chiunque tu sia!
Scegli anche tu la faccia di Giorgia, alle prime dieci telefonate regaliamo la bambola di Barbie videoblogger e il trucco di Barbie make-up, assieme al manuale “trucchi banali per prendere voti alle elezioni e likes su Instagram”.
Avrà anche un grafico che ha forzato troppo la mano, però dice cose importanti!
Gli slogan della campagna sono stati scritti dai migliori media marketing in circolazione, peccato che abbiano tutti più di 40 anni:
Più che Il proliferare delle immagini di merda sulle bacheche dei quarentenni ci starebbe un “Manifesti elettorali che ricordano la poetica di Fabio Volo”. Però va beh.
Avrà anche una campagna elettorale da migliorare, però Giorgia è una che rispetta le regole!
Marò, che Merda.
SECONDO POSTO per una roba un po’ trash, un po’ porno, un po’ boh. Cerchiamo ancora risposte, magari se ne avete avvertiteci, ma soprattutto avvertite prima lui. Fatto sta che, bello e buono (soprattutto bello), un uomo così calmo, pacato e inespressivo come Vittorio Sgarbi ha postato questa foto sui social:
Si può notare una scrivania del XV secolo, uno specchio del Re Sole, un pennino abbastanza dimesso. Nel complesso una natura morta che manco Caravaggio.
Il 29 aprile 1986 c’è la prima connessione a Internet in Italia.
Il 29 aprile 2016 Sgarbi nudo su facebook.
Dove abbiamo sbagliato?
Ora tutto torna (anche i marò).
PRIMO POSTO, ahinoi, amarissimo, per un fantastico Kotiomkin che si aggiudica così il podio della Satira settimanale, semplicemente perché fa quello che la Satira deve. E gliene siamo grati.
No comment, stavolta davvero.
Bravi tutti.
TA-TA-RA-TA-TAAAAAAAAAAAA
La rubrica è finita, il dado è tratto, la pasta l’abbiamo buttata.
E i marò sono tornati. Ci potrebbe essere finale migliore?
Mi raccomando, continuate a pensarli ardentemente.
Appuntamento alla prossima settimana con altre scintillanti e imperdibili Satire Wars! Bacini&Rock’n’Roll!
Antonio Acernese