Napoli – Arriva la svolta per la vertenza Hitachi. Dopo 26 giorni di presidio e 3 giorni passati su una gru, giungono le risposte da parte della Prefettura.

Max, licenziato Hitachi e Mimmo, lavoratore Fiat, nonostante il caldo torrido e i malori hanno dimostrato di essere “materiale” resistente. Sono scesi, infatti, ieri sera dalla gru sita in Piazza Municipio, solo dopo aver ottenuto un impegno reale da parte della Prefettura.

Nel documento emesso dal Vice Prefetto si legge: “Questa Prefettura si impegna ad intraprende ogni utile iniziativa per il mantenimento del livello occupazionale dei 4 dipendenti ex Fata, oggi in carica alla società Quanta, così come previsto nella riunione del primo agosto, laddove sono emerse alcune proposte ora al vaglio della società interessata.”

In una nota  48ohm Spazio Collettivo  spiega: “Dopo quasi un mese di presidio, incatenato fuori all’azienda di via Argine, quattro giorni fa uno dei 4 lavoratori Hitachi Massimiliano Olivieri, insieme ad un operaio rappresentante sindacale del Si Cobas Mimmo Mignano, hanno cominciato una difficile ed estenuante protesta: 4 giorni roventi in cima ad una gru, con 40° all’ombra, poggiati su di una struttura in ferro ustionante a 40 metri da terra all’interno di un cantiere presente in Piazza Municipio. Giorni duri, fatti di grandi tensioni, sofferenze, di staffette di solidarietà e supporto umano, ma anche e soprattutto di estenuanti trattative, di incontri istituzionali e pressioni di ogni genere. Dopo un incontro tenutosi il giorno 1/8/17 in Prefettura in presenza del Viceprefetto Del Prete, dell’assessore Panini, della Consigliera Comunale Bismuto, di due delegati Si Cobas con le Aziende Fata e Quanta – in cui quest’ultima ha avvalorato la proposta di stralciare Porto Malghera come sede di formazione dall’accordo, impegnandosi – previa anche disponibilità Hitachi – ad individuare un cantiere nell’area regionale. Ad un ulteriore incontro tenutosi ieri in Prefettura, abbiamo ottenuto disponibilità dal ‘padrone di casa’ a formalizzare la proposta ultima, nonché un impegno formale del Prefetto e dell’istituzione che rappresenta a mettere in campo ogni azione possibile per la risoluzione della trattativa nel rispetto dei livelli occupazionali dei 4 lavoratori coinvolgendo tutte le aziende coinvolte.”

Ieri sera, finalmente Max e Mimmo sono tornati a riabbracciare i compagni e la famiglia. La strada da percorrere è ancora lunga, ma al momento possono gioire per aver portato a casa una piccola vittoria, con la consapevolezza di aver dimostrato, ancora una volta che la lotta paga.

 

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