Saluta anche lui, Davide Moscardelli, il bomber barbuto. Dopo anni fatti di gol, partite, presenze e… complimenti per la sua barba ha deciso di smettere e di appendere gli scarpini al chiodo. Lascia quindi il calcio giocato uno degli attaccanti più navigati delle serie minori, nonché uno dei personaggi più “likati” del mondo del calcio. Un personaggio sui generis, emotivo ed emozionante, un giocatore vero ma anche un vero uomo social. Un calciatore che si è fatto tanto apprezzare dai propri tifosi ma che ha fatto tanto divertire anche tutti gli appassionati di calcio, in virtù di una spregiudicatezza sotto il profilo tecnico ed estetico.
Davide Moscardelli nasce a Mons (Belgio) il 03.02.1980 da genitori italiani e si trasferisce da piccolo a Roma. Dopo la trafila delle giovanili, la sua carriera si sviluppa nelle serie minori dove inizia ad esibirsi e ad emozionare diverse importanti città d’Italia tra cui Trieste, Cesena, Piacenza e Rimini. Dopo tanto girovagare, però, come nella più bella delle favole, la pazienza di Moscardelli viene finalmente premiata visto nell’anno 2010/2011, quando arriva l’esordio in Serie A con il Chievo, bagnato addirittura dal gol al debutto contro il Catania.
Nel corso della stagione al Chievo, Moscardelli realizza ben sei reti stagionali, fra cui spicca senza ombra di dubbio quella della vittoria contro l’Inter. Nel Chievo, il bomber resta per ben tre stagioni per poi vivere le esperienze con Bologna, Lecce, Arezzo e infine, l’ultima, al Pisa. Moscardelli non si lega mai definitivamente a nessuna squadra e pertanto non possiamo di certo definirlo una “bandiera”. In effetti risponde pienamente alle caratteristiche di un calcio moderno in cui di bandiere se ne vedono sempre meno. Il suo, piuttosto, è un continuo girovagare in diverse città italiane dove viene ben presto apprezzato per le sue indiscutibili doti balistiche ma anche per un atteggiamento – fuori dal campo – goliardico e guascone. Carattere esplosivo che gli consente sicuramente di essere amato e apprezzato anche grazie a notevoli doti tecniche che dimostrava sia in partita che in allenamento.
Di Moscardelli giocatore è giusto ricordare una grande abilità acrobatica, la rapacità sotto porta, la sensibilità del tocco, la capacità di farsi sentire in area e una fisicità che gli consentiva di far reparto da solo. Siamo in presenza del classico centravanti abile anche dal punto di vista tecnico e capace di fare gioco, proprio come richiede il calcio moderno. Mancino di piede, non a caso – pur con i dovuti paragoni – Moscardelli per tanti anni è stato più e più volte paragonato a Bobo Vieri cui sicuramente lo accomunano le caratteristiche tecniche ma anche quelle “sociali” e “umane” che di certo non faranno passare nel dimenticatoio il bomber belga-romano.
MOSCARDELLI, IL FENOMENO SOCIAL
Come anticipato, Davide Moscardelli sale agli onori della cronaca non solo per i suoi (probabilmente sottovalutati) meriti calcistici ma anche e soprattutto per il suo look ed, in particolare, per la sua lunghissima barba. Proprio grazie a questo rilevante dettaglio estetico, infatti, nasce il personaggio che dapprima si fa apprezzare dalla tifoseria di riferimento (in primis a Bologna) e poi da tutto il mondo social grazie ai suoi noti ed importanti video e scatti. Come dimenticare, infatti, quello in cui la barba viene usata come stappa bottiglie? O le rovesciate in piscina? O i video con la moglie stile “Sandra e Raimondo“?
Grazie a queste sue “esibizioni”, quindi, Moscardelli, sebbene militi nelle cosiddette categorie inferiori, diventa uno dei calciatori più seguiti ed un vero e proprio punto di riferimento non solo per i giovani ma per tutti gli amanti del calcio. Magliette ispirate alla barba, cappellini col ritratto del bomber: anche il merchandising si accorge delle potenzialità di un personaggio che nel corso degli anni diventa un vero e proprio cult. Di lui si sa ormai tutto e di certo non si può ignorare il suo sconfinato e viscerale amore per la sua grande e vera squadra del cuore: la Roma. Il suo legame con i colori giallorossi è rappresentato dal tatuaggio del Colosseo (simbolo di romanità e romanismo), e dai consueti apprezzamenti nei confronti dei giocatori più importanti e più rappresentativi della compagine capitolina, come De Rossi e Totti. D’altronde, proprio Moscardelli non ha mai nascosto la sua volontà di vestire la maglia giallorossa per difendere i colori della sua amata città. E se da calciatore questo sogno non si è concretizzato, il futuro potrebbe riservare qualche interessante sorpresa.
MOSCARDELLI E IL SUO FUTURO DA ALLENATORE
Davide Moscardelli, infatti, sta per iniziare una nuova carriera ed, in particolare, è pronto ad entrare nello staff tecnico di Mister Luca D’Angelo in quella che si annuncia essere un’altra grande ed importante tappa del percorso del bomber di Mons. Una tappa che magari gli consentirà di raggiungere traguardi molto ambiziosi e, perché no, proprio di sedere sulla panchina della sua amata Roma. L’augurio, ovviamente, è che in questo settore il professionista Moscardelli possa ottenere maggiori fortune rispetto a quelle che ha collezionato da calciatore e, magari, anche di superare la notorietà acquisita grazie alla sua barba. D’altronde, già in carriera il bomber di fede giallorossa avrebbe meritato ben di più ma il personaggio che si era – anche volontariamente – creato aveva ben superato le fortune del calciatore. Calciatore che, come detto, probabilmente avrebbe potuto militare in categorie superiori e ciò anche considerato che bomber così eclettici, fisici e al contempo tecnici, non ce ne sono molti in circolazione.
Agli ordini di D’Angelo, uno dei migliori dell’attuale campionato cadetto, infatti, Moscardelli riuscirà sicuramente ad imparare un nuovo ruolo, tanto bello quanto duro ma in grado di regalare grandi soddisfazioni. L’esperienza accumulata sul campo, inoltre, tornerà sicuramente utile al bomber Mosca. Da ultimo, ma non è certo l’aspetto meno importante, il carisma di Moscardelli, la sua espansività dimostrata più e più volte nel corso della sua carriera ed il suo essere personaggio saranno armi molto importanti per tenere in mano le redini dello spogliatoio e per affermarsi come mister vincente. Viste le premesse, quindi, non è così fuori luogo aspettarsi che bomber Moscardelli, il bomber con la barba, diventi presto Mister Moscardelli, allenatore capace ed in grado di rinverdire la grande scuola dei tecnici italiani.
Salvatore Fiori
Fonte immagine in evidenza: La Nazione