Il Napoli, rinfrancato dalla vittoria di Sassuolo in campionato, torna in Europa League in trasferta a Bratislava contro lo Slovan, squadra che ha lanciato Marek Hamsik (slovacco napoletano ormai) e che proprio Marekiaro ha condannato con il gol di testa che ha sbloccato la gara a metà primo tempo e con l’assist perfetto per Higuain a circa 15 minuti dal termine, per il gol del pipita, appena entrato e pronto a colpire.
Dopo la prima uscita vincente contro lo Sparta Praga al San Paolo nella gara di esordio del girone (3-1), gli azzurri si trovano ad affrontare una squadra non trascendentale, da battere senza esitazioni per dare continuità di vittorie dopo un periodo nero e riportare fiducia all’ambiente e a ritrovarla nei propri mezzi.
FORMAZIONI e TABELLINO
Benitez, come prevedibile attua un cospicuo turn over, in considerazione anche delle non eccelse potenzialità dell’avversario, concedendo un turno di riposo a molti elementi e schierando anche quelli che hanno avuto meno possibilità di mettersi in mostra. Maggio e Ghoulam vanno ad occupare le corsie esterne. Inedita coppia di centrali Koulibaly –Britos. In mezzo al campo Inler e David Lopez. Mertens, Hamsik e De Guzman, dietro la prima punta, Zapata. Restano a Napoli Albiol, Zuniga e Jorginho, tutti vittime di affaticamento muscolare.
Schema simile adottato dallo Slovan, un 4-2-3-1 i con due esterni offensivi bravi in copertura. Difesa a 4 con Cikos a destra, Ninaj e Gorosito centrali, due mediani di rottura davanti alla difesa come Grendel e Lasik, Kubik e Peltier larghi sulle fasce, mentre i fantasisti Halenar e Soumah si alternano a giocare da prima punta, interscambiandosi la posizione.
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Koulibaly, Britos, Ghoulam; Inler, David Lopez; Mertens, Hamsik, De Guzman; Duvan.
SLOVAN BRATISLAVA (4-2-3-1): Pernis; Jablonski, Gorosito, Ninaj, Cikos; Grendel, Lasik; Peltier, Halenar, Kubik; Soumah
LA GARA
Primi 15 minuti di studio con ritmi lenti e numerosi passaggi, il Napoli ha il pallino del gioco, ma è bravo lo Slovan a chiudersi, lasciando pochi spazi da attaccare. E’ proprio Hamsik, dopo 17 minuti a provarci con un tiro dalla distanza, con palla abbondantemente alta. La partita non decolla e i ritmi sono compassati, con gli esterni di difesa azzurri che appoggiano poco l’azione offensiva e Inler e Lopez che non riescono a far girare velocemente la palla.
Il Napoli vive improvvise fiammate, ma sporadiche e non figlie di una costante azione offensiva, ci prova con De Guzman che tira lento e centrale da buona posizione, con Zapata ben assistito da Hamsik, che non riesce a centrare la porta da posizione defilata e ancora con De Guzman, il cui tiro dal limite viene ribattuto in corner.
Ci pensa Hamsik a sbloccare la gara, anticipando un avventato portiere avversario, che su lungo e preciso lancio di Koulibaly esce fuori tempo al limite dell’area, favorendo l’inserimento di Hamsik, che di testa lo anticipa e lo beffa, insaccando nella porta sguarnita. Si va negli spogliatoi con il Napoli in vantaggio.
Nella ripresa i ritmi della gara rimangono gli stessi, lenti e compassati con gli azzurri che non riescono a trovare lo spunto vincente, anzi con il passare dei minuti è lo Slovan che si rende pericoloso con Milinkovic, subentrato nella ripresa, che mette in sovente difficoltà Ghoulam sulla fascia, con l’ausilio del terzino destro Cikos. Benitez mette in campo Callejon al posto di uno spento De Guzman (non positiva la sua prova, anche al tiro) ed a un quarto d’ora dalla fine, con il risultato ancora in bilico ed il Napoli un po’ in affanno, inserisce Higuain al posto di Zapata. Il Pipita ci mette due minuti a chiudere la gara, pescato da un perfetto lancio di Hamsik in area.
2-0 e partita in cassaforte, con questa vittoria gli azzurri si piazzano al comando del girone con 6 punti in 2 gare, seguiti da Young Boys e Sparta Praga a 3 punti. Resta a zero lo Slovan. Marek ci teneva a giocare e a far bella figura, ha vissuto una serata da protagonista assoluto, ritornando al goal e mostrando gran parte del suo repertorio, con assist al bacio (almeno 4-5 pregevoli) e inserimenti con e senza palla, insomma una serata da incorniciare per lui, sperando che sia il trampolino del rilancio definitivo per il capitano e per il Napoli.
Fonte immagine in evidenza: repubblica.it
Gianluca Torre