CASORIA – In questi giorni ferventi discussioni stanno animando la provincia di Napoli in merito all’aggressione del sindaco di Casoria, avvenuta la mattina di venerdì 26 settembre. Il Sindaco Carfora, che si stava recando  al suo ufficio per svolgere le sue funzioni, è stato fermato da un uomo il quale prima lo ha insultato e, subito dopo, lo ha aggredito. Il Sindaco, dopo l’incidente, ha immediatamente sporto denuncia. Queste le sue dichiarazioni ai giornali:  “Sono profondamente scosso da quanto è accaduto. Più che per le ferite esterne, provo un male interiore per la violenza gratuita usata nei miei confronti. E’ assurdo che si reagisca in questo modo nei confronti di chi lavora per l’interesse per la città, nonostante tutti i problemi e le difficoltà che ci sono”.

Non è mancata neanche la tempestiva risposta dell’Amministrazione Comunale, la quale dichiara “L’intera Amministrazione Comunale di Casoria, i Consiglieri, la Giunta e tutte le forze politiche, esprimono la propria vicinanza e solidarietà al Sindaco Vincenzo Carfora. Condannano con forza, la manifestazione di violenza gratuita e immotivata subita nei pressi della sede Comunale dal Nostro Sindaco. Auspicano che le Autorità competenti approfondiscano il caso in oggetto, facendo piena luce sull’accaduto. Il Primo cittadino, ringrazia per i numerosi attestati di solidarietà e vicinanza, pervenuti anche da fuori città e spera che tali episodi di violenza non si verifichino più.”

Resta da chiarire il perchè dell’aggressione. In effetti si può riscontrare malumore fra la gente di Casoria, in merito alla politica dell’attuale sindaco, che avrebbe provveduto solamente ad opere di restauro. Sfortunatamente non ha ancora risolto uno dei problemi più gravi di questa città, cioè quello dei trasporti. Da mesi ormai la città di Casoria ha un intero quartiere isolato dal centro. L’unico mezzo che metteva in comunicazione queste due aree, un autobus, è stato tagliato.

Questa è l’ipotesi più verosimile per spiegare l’aggressione: lo scatto d’ira di un cittadino scontento dell’amministrazione. Al di là dei motivi, una reazione di tal genere è sempre deprecabile e da condannare, poichè vi sono senz’altro modi più efficaci e, soprattutto, pacifici per protestare contro le istituzioni.

Maria Angela Basso

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