I materiali compositi, ancora una volta, si rivelano fondamentali nelle applicazioni per le quali sono richieste leggerezza e resistenza meccanica dei materiali.

Di recente, infatti, è stato presentato il primo elicottero realizzato interamente in compositi e reso disponibile per il mercato dell’aviazione civile.

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L’AD Faury presenta il nuovo modello di elicottero Airbus

A progettare questo modello è stata la Airbus Helicopters, che ha svelato le caratteristiche del mezzo durante la prima giornata dell’HAI Heli Expo 2015 di Orlando, California.
La presentazione è giunta al termine di una forte campagna mediatica messa in piedi dall’azienda franco tedesca e ha visto come protagonista l’amministratore delegato Guillaume Faury.

L’elicottero, che prende il nome di Airbus Helicopters H160, rappresenta il nuovo modello di punta dell’Airbus per la categoria di mezzi compresi tra 5,5 e 6 tonnellate di peso; Faury, durante la presentazione, lo ha definito un “cittadino modello”, andando a richiamare la campagna commerciale dell’azienda, che presenta l’H160 come un mezzo più leggero, più robusto e più resistente (sia in termini di corrosione che di affaticamento dei metalli) rispetto ai suoi predecessori.

L’aeromobile è concepito per potersi adattare a diverse applicazioni, che vanno dal trasporto privato di passeggeri al segmento oil and gas, fino ad arrivare all’elisoccorso. Secondo le specifiche tecniche diffuse da Airbus, l’elicottero sarà capace di raggiungere velocità anche di 160 kts (nodi); oltretutto, potrà trasportare fino a 12 passeggeri, con range di autonomia del mezzo che arriveranno fino a 120 NM (miglia nautiche) per le missioni del comparto oil and gas.

A livello di design, si ritrovano alcuni dei tratti tipici della casa franco tedesca, rintracciabili soprattutto nelle somiglianze con il modello H175, di dimensioni maggiori.
Per facilitare le manovre in volo e per ridurre l’impatto aerodinamico della manovre in volo compiute a velocità limitate, Airbus ha affiancato al rotore Fenestron, inclinato di 12 gradi, lo stabilizzatore biplano.
Non mancano poi le novità, a partire dalle pale rotoriche realizzate secondo la tecnologia Blue Edge, in maniera tale da dimezzare l’impatto acustico dell’aeromobile e di aumentare di almeno 100 kg il payload.

Altrettanto innovative sono le turbine Turbomeca Arrano montate dall’elicottero; oltre a garantire 1,100 shp (cavalli vapore misurati all’albero di trasmissione) l’una, questi propulsori garantiranno una riduzione dei consumi in carburante, garantendo prestazioni ottimali sia per quanto riguarda il range ed il payload, sia per l’impatto ambientale.
Il primo volo del nuovo modello è previsto per il 2015, mentre, per vederlo in servizio, bisognerà attendere probabilmente il 2018.

Alessandro Mercuri

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