Che sia verità o che sia una bufala d’aprile, il manifesto di Casavatore ha comunque dell’assurdo.
Dopo l’arresto di Salvatore Sannino, classe 1968 ed ex sindaco di Casavatore, in questi giorni un’affissione murale fornisce un quadro politico insolito che dà sostegno al candidato Salvatore Silvestri: ci sarebbe, infatti, un’ampia coalizione di ben 10 liste, che vanno dal PD a Rifondazione Comunista, a Forza Italia, a NCD. Ma dopo poche ore dall’affissione, sia il PD metropolitano di Napoli, che “disconosce e disapprova ogni ipotesi di accordo”, sia Rifondazione Comunista, hanno categoricamente smentito il cartello elettorale e ogni simile coalizione in vista delle prossime amministrative.
E, dal canto suo, Beppe Grillo potrebbe avvalorare l’ipotesi che si tratti di uno scherzo. Parla, infatti, di grandi ammucchiate e di un trionfo del Nazzareno, da Agrigento in Sicilia, a Turate, in Lombardia, a Casavatore in Campania.
“A Casavatore, in provincia di Napoli, – prosegue Grillo – Salvatore Silvestri del Pd è appoggiato da una coalizione che contiene Pd, Forza Italia, Ncd, Idv, Sel e Rifondazione Comunista. È l’amore che trionfa. Il loro motto è Dove la politica dice la verità. Allora è vero che tra loro non c’è più alcuna differenza. Piuttosto c’è un pacchetto completo.”
Casavatore, come tanti altri comuni della periferia di Napoli, soffre di un grave disagio politico e sociale. Negli anni, a seguito del declino economico del Meridione, le attività industriali si sono ridimensionate, lasciando il posto a un’economia basata essenzialmente sul terziario. Cresce il commercio, ma aumentano anche le attività criminali camorristiche: nella serie “Gomorra”, andata in onda su Rai Tre qualche mese fa, Casavatore ha fatto da sfondo ad alcune scene.
Urge, quindi, una politica di ricostruzione sociale che non deve essere assolutamente sottovalutata. E che il manifesto affisso in città, a dir poco curioso, sia preludio ad una reale manovra politica o, più verosimilmente, la burla d’Aprile di qualche buontempone, la questione etica di restituire una dignità all’operato politico, in seguito alle ultime amare vicissitudini, non va affatto dimenticata.
Anna Lisa Lo Sapio