Belotti è senza alcun dubbio il giocatore che più sta attirando le attenzioni di tutti nel corso di questa stagione, anche di club blasonati. Tanto che Urbano Cairo non ha esitato ad inserire una clausola rescissoria da capogiro nel rinnovo di contratto: chi vuole Andrea dovrà sborsare 90 milioni. Una cifra che potrebbe trasformarlo in “mister 90 milioni”, richiamando alla cifra in miliardi di lire che l’Inter sborsò per aggiudicarsi Bobo Vieri nell’estate del 1999. E le assonanze tra i due non finiscono qui, perché i continui canti del Gallo (23) segnano l’inizio di un nuovo giorno: l’Italia ha finalmente ritrovato un numero 9. Un giocatore che manca proprio da quando Bobo ha deciso di smettere (seriamente) con il calcio nel 2005.
L’attaccante che tutti volevano. Così Fabio Caressa introduceva Vieri mentre le immagini raccontavano i migliori gol segnati in maglia nerazzurra. Un concetto che oggi possiamo applicare al n.9 del Torino, sempre più punta di diamante di una giovane Italia che finalmente si è svegliata dal sopore e che ha deciso di prendere le redini di campionato e nazionale. 100 presenze in A e 41 reti, una media gol importante per un ragazzo che compirà 24 anni il dicembre prossimo. Numeri sono impressionanti rapportati anche a dei mostri sacri del nostro calcio dell’ultimo ventennio.
Ma i record di precocità di Belotti non terminano qui. Alla sua età, dal 1950 ad oggi, soltanto altri quattro giocatori sono riusciti nell’impresa di segnare 23+ reti nell’arco di un campionato: Gino Pivatelli (29 gol, 1955-56), Paolo Rossi (24 gol, 1977-78), Pippo Inzaghi (24 gol, 1996-97) e Alberto Gilardino per ben due volte (23 gol, 2003-04 e 2004-05).
La straordinarietà della stagione dell’attaccante nativo di Calcinate non è soltanto nei gol fatti, quanto nella sua capacità di essere freddo in area di rigore: trasforma in rete un tiro su due. In questo momento, in Europa, tra i giocatori sopra i venti gol (senza calci di rigore) nei principali cinque campionati europei, solo due riescono a fare meglio di lui. E non sono esattamente giocatori qualsiasi.
Michele Di Mauro