CASERTA – Mentre da una parte procedono i lavori alla Camera sul DDL Buona Scuola, dall’altra si annuncia una massiccia adesione allo sciopero nazionale di Martedì 5 Maggio indetto dai sindacati.
In piazza anche gli studenti che fin dallo scorso autunno hanno contestato questo disegno di legge.
Questa mattina, al Liceo Pietro Giannone di Caserta, secondo quanto affermano alcuni studenti, la Dirigente Scolastica avrebbe vietato la distribuzione di volantini all’interno dell’istituto minacciando di sospensione uno studente.
”Stamattina – dice lo studente – sono andato dalla preside per chiederle il permesso per fare volantinaggio, dato che ci sono già precedenti dove sono stato ammonito poiché stavo fuori la classe ho voluto andar per via legale; la preside mi ha detto che non potevo poichè non sapeva di cosa si trattasse e se facessi informazione oggettiva quindi mi ha detto che se avessi fatto lo stesso volantinaggio mi avrebbe sospeso. Tornato in classe – continua – passa poco tempo e la vicepreside mi viene a chiamare,chiedendomi di farle vedere il volantino; se lo tengono per un’oretta e dopo averlo letto ed esaminato hanno che il volantino era fatto molto bene ma non poteva farlo girare tra le classi poichè non era materiale didattico,quando nel corso dell’anno di continuo tra personale di case editrici e altre stronzate hanno girato nella scuola. Non mi danno altre motivazioni e alla mia minaccia di fare comunque volantinaggio la vicepreside ha scritto sul registro che non potevo uscire avvisando la professoressa. Poi nel corso delle 5 ore prima ha fatto un annuncio all’interfono e subito dopo ha fatto girare una circolare dove vietava la distribuzione di volantini” – conclude.
Secondo gli studenti, nonostante le scuole non dovrebbero caratterizzarsi politicamente, al Giannone sono sempre stati approvati eventi e conferenze che perseguissero una linea di destra, ed ogni tentativo di proporre la diffusione per mostrare anche un’alternativa di idee diverse vengono bloccate.
”La preside ha invitato l’esercito – aggiunge una studentessa – facendolo sfilare nel nostro istituto, ha permesso la propaganda politica attraverso conferenze all’interno del liceo, ma quando poi si trattava di ascoltare noi e le nostre idee, ha sempre cercato di raggirarci o di rimandare l’attuazione delle nostre proposte fino a renderle inutili o nulle”.
Pasquale De Laurentis