Durante il ponte del 2 Giugno l’Istituto di istruzione superiore statale Caselli e la Real Fabbrica di Porcellana e Cercamica di Capodimonte sono stati oggetto di atti vandalici.
I laboratori di ceramica, scultura e chimica sono stati distrutti. Non è la prima volta in tre mesi che qualcuno riesce ad accedere all’Istituto. Infatti questa sarebbe la quinta volta. Il danno economico è esorbitante rispetto ai pochi fondi ricevuti durante l’anno. Dunque, i docenti dell’Istituto Caselli chiedono a gran voce che vengano inserite telecamere di videosorveglianza.
L’Istituto Caselli fu la prima sede della Real Fabbrica di Porcellana, fondata da Carlo di Borbone nel 1743, la quale rappresenta un continuo della tradizione della manifattura borbonica. In questa sede si è dato vita all’artigianato artistico di Napoli delineando caratteri di unicità e specificità.
I docenti della scuola statale hanno infatti dichiarato:
“Quest’atto è una violazione della cultura. Noi facciamo i salti mortali, ogni giorno, per attrezzare i laboratori con i pochissimi fondi di cui disponiamo.”
Ci troviamo di fronte all’ennesimo atto vandalico. Questo non è altro che un esempio di quella che è la considerazione della cultura in Italia. La poca valorizzazione delle opere d’arte e della manifattura rende questo Paese indifferente ad atti di questo genere. Non è proprio attraverso l’arte che si sviluppa un ulteriore sensibilità?
Ilaria Cozzolino
É semplicemente assurdo che per la 5 volta un simile istituto sia oggetto di questi atti vandalici ad opera di ignoranti delinquenti che restano impuniti. Sarebbe ora di installate delle telecamere per individuare questi barbari e fargli pagare le conseguenze.