I capolavori cinematografici senza tempo hanno ripreso vita sul grande schermo di Piazza Maggiore a Bologna attraverso l’evento “Il Cinema Ritrovato”. Dal 27 giugno al 4 luglio una cinefilia ritrovata, un percorso attraverso i grandi classici alla riscoperta delle emozioni delle pellicole d’autore.

Sale cinematografiche e proiezioni sotto le stelle accompagnate dalle suggestive musiche di Timothy Brock eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna nella meravigliosa Piazza Maggiore e nel cortile della Cineteca in Piazzetta Pasolini. Otto giorni full immersion nel paradiso dei cinefili, come lo definiva Peter von Bagh, l’ex direttore artistico del progetto “Il Cinema Ritrovato”. Si è aperta in suo onore questa ventinovesima edizione, per ricordare i tredici anni in cui ha fatto da padre al festival.

Un vero e proprio viaggio a bordo della DeLorean, un’occasione imperdibile per chiunque abbia voluto farsi cullare dalla nostalgia di rivedere sul grande schermo i film della propria adolescenza. Una possibilità per i giovani cinefili di lasciarsi suggestionare dalle emozioni che solo queste pellicole vintage possono trasmettere. Un modo per capire che “nuovo” non significa necessariamente “migliore”.

il cinema ritrovato

Dal “Don Giovanni” (1979) di Joseph Losey, a “Lo scorpione scientifico” del 1972 di Luigi Comencini. al film più leggendario di Ingrid Bergman, “Casablanca” (1942 – regia di Michael Curtiz) alla proiezione dell’ultimo grande film stampato in Technicolor, “The Thin Red Line” (“La sottile linea rossa”, 1988) di Terrence Malick.

Un percorso alla riscoperta della reale bellezza della settima arte, un tentativo ben riuscito di riavvicinare il pubblico alle sale cinematografiche, una risposta intelligente ad un mondo sempre più tecnologico, un mondo in cui il film si noleggia (nella migliore delle ipotesi), o si aspetta che rientri nella programmazione televisiva. “Il Cinema Ritrovato” è un tentativo di riavvicinare i giovani al mondo del cinema, perché le sale cinematografiche non sono solo il posto in cui vedere un film, sono piuttosto l’habitat naturale delle pellicole, sono i luoghi in cui si può cogliere l’essenza del film. Le emozioni che solo il grande schermo può dare vengono ben racchiuse e confermate in questo festival. Confermate dalle affluenze di persone di ogni età e da ogni parte del mondo che non sanno rinunciare al piacere del cinema d’autore sul grande schermo.

Annapaola Sannino

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