Nico Rosberg ha vinto il gran premio di Monza, in Italia. Lo ha fatto davanti all’altra Mercedes del compagno di squadra Lewis Hamilton e alle due Ferrari di Vettel e Raikkonen, con la rossa che ritorna al podio dopo quattro gare a secco, nelle quali ha chiaramente riaperto le speranze della Red Bull per il secondo posto iridato in classifica costruttori.
A Monza, tempio della F1 e della velocità (che a meno di sorprese dovrà restare nel calendario ufficiale del mondiale), a trionfare è stata la noia (non ce ne voglia il pazzesco sorpasso di Daniel Ricciardo). Oltre che, ovviamente, all’ennesima dimostrazione di forza da parte delle frecce d’argento, che pur contando su una strategia diversa e non facendo uso delle mescole più morbide, hanno dato al resto del gruppo almeno venti secondi. Che in F1 sono un’eternità.
Al via il disastro di Lewis Hamilton, che si lascia sfilare da un prontissimo Rosberg e dalle due Ferrari più Bottas; parte male anche Max Verstappen, che si ritrova addirittura dietro Wehrlein. Tra le strategie pensate spiccano proprio le due Mercedes da un lato, che partono con gomma gialla (Soft) e vanno per una sosta, e le Ferrari dall’altro (due soste da SuperSoft a Soft). Inutile dire che, nonostante il chiaro vantaggio in termini di grip e tempi sul giro, Lewis Hamilton riuscirà a ricucire lo strappo dal suo compagno di squadra e a portarsi in seconda posizione.
Dal muretto Ferrari gara anonima, ma paradossalmente ben gestita. Un’unica strategia comune a entrambi i piloti, l’uno dietro l’altro per tutta la gara. Senza mai intralciarsi più di tanto.
Passo gara senz’altro ritmato soprattutto nelle battute finali, quando finalmente s’è cominciato a girare sul ritmo dei primi due. Oltre a questo, poche, pochissime emozioni che hanno tenuto a galla le speranze dei ferraristi durante un gran premio di per sé noioso, ma che per un certo Nico Rosberg vuol dire -2 sulla classifica piloti.
Da evidenziare tra le altre la prestazione di Red Bull e Williams, con la prima in evidenti difficoltà fin dall’inizio del weekend, e la seconda che porta due macchine tra le prime dieci posizioni. Nelle retrovie amaro piazzamento fuori dalla zona punti per le due Haas e al solito penuria Renault.
Non è chiaro come si evolverà il mondiale da qui in avanti, quando siamo a circa due settimane dall’avvio della sessione asiatica (che avrà inizio a Singapore). Quel che è certo è che il trionfo di Rosberg (il primo in carriera a Monza e il settimo di questa stagione) sa dell’adrenalina che le migliaia di tifosi gli hanno trasmesso sotto al podio. A Monza il pathos è davvero fuori dal comune, ed è impensabile che un appuntamento così amato, che riesce ad entusiasmare anche dopo una gara palesemente scialba, possa essere escluso dai calendari F1.
Nicola Puca
Fonte immagine in evidenza: gazzetta