Recentissimi sono gli scontri subiti dall’aeroporto di Donetsk, la capitale morale dei separatisti filo-russi, i quali, come dichiara il loro leader Alexandre Zakhartchenkocontrollano il 95% dell’aeroporto”, nonostante il 5 Settembre alcuni rappresentanti dei ribelli filo-Russi in Ucraina si fossero accordati col governo di Kiev in merito ad una tregua dal combattimento; mentre i fatti reali determinano ancora fratture che scoppiettano di fuochi e violenza nel paese dall’indole Occidentale.

Le vittime civili di Donetsk

La notte e’ stata calma. Si e’ ripreso a combattere questa mattina” afferma un soldato ribelle, e queste parole ci intensificano quanto oramai dobbiamo rivalutare le condizioni di pericolo in cui versano i civili.
Ammonterebbe circa a dieci, il numero degli innocenti rimasti uccisi nel combattimento dopo la dichiarazione dello stato di tregua; di questi, due bambini cercando di allontanare un ordigno inesploso sono rimaste vittime di una carneficina artificiale a Zugres, territorio controllato dall’auto proclamata Repubblica di Donetsk.

Le preoccupazioni per le elezioni

Intanto desta particolare preoccupazione la situazione che si presenterà alle elezioni del 26 Ottobre, dove alcuni movimenti nazionalisti sono pronti a supportare un vero assedio contro i filo-russi, nonostante le numerose perdite militari dell’esercito di Poroshenko.

Ma oramai, l‘aeroporto di Donetsk è un suolo combattuto, rimasto una delle poche infrastrutture in possesso teorico dell‘esercito di Kiev, che fatica ad assediare assicurandone l’assenza dei filo-russi: questi ultimi se ne serviranno per ricevere rifornimenti da parte della stessa Russia.

Aperti procedimenti penali Russi verso Ucraini

Nel frattempo, mentre questi scontri proseguono senza una volontaria interruzione, e tra le accuse reciproche delle due forze in merito “all’attentato alla tregua”, il rappresentante del comitato investigativo russo, Vladimir Markin, ha aperto un procedimento penale contro Valeri Gueletéi, ministro della difesa ucraina, il Capo dello Stato Viktor Muchenko, il Comandante della 25a Brigata delle esercito Oleg Mikas e contro altri uomini ancora non identificati della 93a Brigada, oltre a componenti del vertice Ucraino.

Markin dichiara: “Gueletéi, Muzhenko, Mikas e comandanti della 93a Brigata hanno diretto i combattimenti nella zona dell’aeroporto di Donetsk tra il 3 luglio e il 5 settembre 2014, violando volontariamente la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio”

Alessandra Mincone

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