Oggi, alle 15 Piero Fassino sarà a Roma, per tenere un incontro con il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e il relativo sottosegretario Graziano Delrio.
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e il governo si rivedono per confrontarsi e discutere sulla legge di Stabilità, con molte tematiche in gioco, prima che, a Milano, si tenga l’assemblea dei Comuni, allo scopo di evitare ulteriori tensioni tra sindaci e governo, che potrebbero ripercuotersi negativamente.
Esempio è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, pronto, nel caso le cose non andassero come sperate, a pronunciare un duro discorso all’assemblea, come preannunciato ieri:
“Dovremo adottare delle iniziative forti contro questo governo che mortifica i Comuni e danneggia la vita e la serenità delle famiglie italiane“.
Quali sono, però, i punti che dovranno essere discussi da Matteo Renzi, Graziano Delrio e Piero Fassino?
Si comincia prima di tutto con una riduzione dei tagli imposti ai Comuni, che si aggira sui 300 milioni di euro.
Poi si cercherà un accordo tra lo Stato e le Regioni, affinché queste ultime evitino di caricare il costo della revisione dei conti sui Comuni, argomento delicato e pericoloso, visto che i rapporti tra il Governo e i presidenti delle Regioni sono piuttosto complessi e freddi, con numerose ostilità già dimostrate in passato.
Oltre a ciò si tenterà di parlare della questione sulla tassa unica, la “local tax”, annunciata qualche giorno fa da Renzi e che ha trovato il gradimento da parte dell’Associazione nazionale dei comuni Italiani.
Dopo di che si discuterà sull’abolizione delle residue funzioni delle province e del trasferimento di queste e, infine, un aspetto tecnico e importante, i comuni, infatti, vogliono chiedere al governo di spalmare su più anni il trasferimento dei residui attivi al fondo per i crediti di non facile esigibilità, visto che, viceversa, temono di vedere vanificati gli effetti dell’alleggerimento del patto di stabilità.
Fabio Scala