Oggi ricorrono due importanti festività civili: il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate; come sempre in queste occassioni, il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, questa mattina in visita al sacello del Milite Ignoto, ha rilasciato un comunicato in cui è presente un deciso messaggio: “In un mondo che manifesta tensioni e instabilità crescenti, si vanno affermando nuove e più aggressive forme di estremismo e di fanatismo che rischiano di investire anche l’Europa, e l’Italia in particolare, infiltrandone gradualmente le società. È una minaccia reale, anche militare, che, insieme all’Unione Europea e alla NATO, dobbiamo essere pronti a prevenire e contrastare”.
La nuova sfida per le Forze Armate, secondo il Presidente della Repubblica, consisterebbe dunque nel contrastare questi nuovi estremismi “in perfetta coerenza e sinergia con la Carta costituzionale e gli statuti delle Istituzioni di cui il nostro Paese è membro”. Il Capo dello Stato impegna attivamente il nostro Paese in questa lotta senza confini, che non deve rimanere soltanto nelle memorie di un discorso celebrativo. Al contrario, già il Libro Bianco di quest’anno “dovrà determinare un deciso cambio di rotta anche sul piano culturale e dell’innovazione e costituire valida premessa per l’avvio di un profondo processo di razionalizzazione e di integrazione dello strumento militare. Il sistema difesa potrà così adeguarsi compiutamente ai nuovi scenari e contribuire, a pieno titolo, al grande programma di riforme della pubblica amministrazione volto a realizzare uno Stato meno oneroso ma riordinato in modo da risultare capace di rispondere più efficacemente ai bisogni del cittadino”.
Piena la fiducia nei confronti dei nostri militari che per Napolitano sono in grado di rivestire il proprio ruolo, contribuendo a garantire l’affermazione della pace e della giustizia nel mondo, “condizione essenziale per la libertà dalla guerra e la prosperità della nostra democrazia“.
Nella parte finale del documento il Presidente rivolge un “caloroso saluto” ed un “vivo apprezzamento” per il coraggio e l’entusiasmo con cui i nostri “Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e Finanzieri”, svolgono il proprio compito. L’esclamazione “Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia!” conclude poi l’intervento del Capo dello Stato.
Antonio Sciuto