Disco Zodiac: «Abbiamo toccato con mano ciò che cercavamo»

I Disco Zodiac tornano alla carica con il singolo Vinodisponibile in rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali a partire dal 4 ottobre.

L’ultimo inedito del quintetto romano anticipa l’uscita del loro primo progetto discografico che vanta la produzione artistica di Marta Venturini. Anche in questa occasione i Disco Zodiac sono rimasti fedeli al loro stile unico ed inconfondibile dando ancora una volta prova di saper ben miscelare sonorità tipiche degli anni passati con elementi della musica contemporanea.

Il tema principale del brano è il desiderio di evasione dal tedio esistenziale provato da una giovane coppia. A seguito di una serata alcolica i protagonisti, spinti dalla loro irrequietezza di spirito e dall’ambizione di un futuro migliore, decidono di intraprendere un viaggio spericolato e allo stesso tempo romantico a bordo di una vecchia cadillac.

Il nuovo lavoro dei Disco Zodiac nasce dall’esigenza di farsi loro stessi portavoce dell’incoscienza, inquietudine e voglia di intraprendenza dei ventenni di oggi. In un periodo di transizione come la nostra epoca molte delle sicurezze acquisite dalle passate generazioni sono sparite. Ne abbiamo parlato con il cantante Alessio Modica .

Nonostante la vostra formazione non sia attiva da molti anni avete raggiunto non pochi consensi. Come è nata la vostra carriera da musicisti e quali sono le esperienze maturate finora che vi hanno toccato maggiormente?

«Studiavamo nella stessa scuola di musica e da subito volevamo mettere su una cover band. Qualche canzone veniva bene, altre meno. In sala ci divertivamo nonostante non ci stessimo tutti troppo simpatici: quando suonavamo c’era molto feeling. Così abbiamo deciso di iniziare con brani originali dato che avevo da parte diversi testi. Abbiamo capito subito che avremmo dovuto continuare. Tra le molte esperienze fatte finora ricordo con affetto l’apertura del concerto degli Alt- J al Rock in Roma nel 2015. Essa ci ha sicuramente segnato: abbiamo capito come una passione può portarti davvero a livelli molto alti se mandata avanti con determinazione! Dopo quel concerto abbiamo, infatti, ricevuto la carica giusta per continuare.»

Il vostro singolo dal titolo Vino essenzialmente racconta della fuga di due giovani innamorati. Come è nato il brano? Siete stati ispirati da qualcosa, è scaturito da un vostro bisogno di esprimere le vostre emozioni attuali oppure c’è dell’altro?

«È stata un’ispirazione del tutto inaspettata. Noi membri dei Disco Zodiac eravamo in giro di sera e dopo aver bevuto un po’ ci siamo ritrovati a suonare in un parco con una pianola giocattolo. D’un tratto ci è venuta casualmente in mente una coppia in fuga dalla propria vita dopo aver passato una serata alimentata dal vino. Senza rendercene conto il brano è venuto fuori da sé. Abbiamo appuntato le nostre idee sui nostri smartphone ed il gioco è fatto. Il giorno dopo siamo andati in sala a suonarla: grazie a “Vino” abbiamo finalmente toccato con mano ciò che cercavamo da tempo. Si tratta di una canzone semplice e allo stesso tempo istintiva capace di entrare subito nella testa di chi la sente. Sta all’ascoltatore darle un significato o un altro in base alle proprie emozioni: può essere utile per evadere dalla quotidianità, per svagarsi, per trovare coraggio oppure per riflettere.»

Come mai la scelta del singolo d’apertura del vostro prossimo album la cui uscita è prevista nel 2020 è ricaduta su questo brano?

«Ha qualcosa dentro che ti aggancia dai primi secondi e non ti lascia andare: è orecchiabile e semplice da seguire. Insomma ha tutti i requisiti per essere una hit dei Disco Zodiac come si suol dire in gergo musicale!»

Tramite la vostra musica riproponete oggi elementi tipici dello stile di ieri in chiave moderna. Questa vostra tendenza che incornicia il presente nel passato risponde solo ed unicamente al vostro gusto personale oppure ci sono motivazioni più profonde dietro il vostro retrò-pop?

«Probabilmente rispecchia una nostra esigenza personale. Noi Disco Zodiac proviamo a mettere in musica qualcosa che ci stimola profondamente. Ci ispiriamo agli artisti che ci hanno colpito di più nel corso degli anni come ad esempio i Daft Punk, gli Arctic Monkeys, i Red Hot Chili Peppers. Cerchiamo di mischiare al meglio vari elementi in chiave moderna.»

Qual è il consiglio dei Disco Zodiac ai giovani che come voi vogliono intraprendere una carriera nel mondo della musica?

«Cercate figure che credano nel vostro progetto. Non importa che queste persone abbiano grandi mezzi: ciò che conta davvero tanto è lavorare con gente che crede in quello che fate. Non siate impazienti; così facendo finirete per sprecare inutile denaro ed energia. La determinazione è importante, la fretta non serve a nulla!»

Vincenzo Nicoletti

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