Martedi 3 febbraio è stato pubblicato dall’ISTAT – Istituto nazionale di Statistica l’indice generale dei prezzi al consumo relativo al mese di gennaio. L’ISTAT stabilisce annualmente il calendario della pubblicazione delle variazioni mensili del suddetto indice nazionale, e secondo lo stesso i prossimi dati saranno divulgati il 20 febbraio. Ecco i punti salienti emersi dalla ricerca.
Nel mese di gennaio 2015, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014.
La flessione su base annua dell’indice generale è dovuta in larga misura all’accentuarsi della caduta tendenziale dei prezzi dei Beni energetici e al rallentamento della crescita annua dei prezzi dei servizi, con particolare riferimento a quelli dei Servizi relativi ai Trasporti.
Il calo mensile dell’indice generale è da ascrivere in primo luogo alla diminuzione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-6,3%) – con i forti ribassi dei carburanti – dell’Energia elettrica (-2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-2,4%), questi ultimi condizionati da fattori stagionali; a contenere in parte il calo è l’aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+7,1%), anch’essi influenzati da fattori stagionali.
L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,6%. Rispetto a gennaio 2014, i prezzi dei beni diminuiscono dell’1,5% (era -0,8% a dicembre) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi si dimezza (+0,5%, da +1,0% del mese precedente). I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,6% su dicembre e dello 0,1% su base annua (da -0,2% di dicembre). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto – per effetto soprattutto dei ribassi dei carburanti – diminuiscono dello 0,5% su base mensile e dell’1,4% su base annua (era -0,5% il mese precedente).
Fabio Fin