Salvini, europarlamentare e segretario federale della Lega Nord, in visita nel capoluogo abruzzese viene accolto, oltre che dai suoi sostenitori locali -tra i quali l’ex sindaco dell’Aquila Biagio Tempesta e l’ex assessore regionale Alfredo Castiglione– anche da un gruppo di contestatori, i quali, oltre a manifestare con striscioni il proprio disappunto, gridano a gran voce «non ti vogliamo, agli aquilani non piacciono i leghisti!».

«È la prima volta che vengo a L’Aquila. Ho scelto di venirci lontano da campagne elettorali per essere più tranquillo e obiettivo. Sono qua per ascoltare e fare il cane da guardia».

Spiega Salvini, rispondendo poi ai contestatori: «Non siete voi a rappresentare L’Aquila», mentre una folla -forse ritenuta dal politico la parte della cittadinanza che effettivamente rappresenta il capoluogo- acclama con un coro che inneggia “Matteo, Matteo” al movimento “Noi con Salvini“, simbolo con cui la “nuova” Lega del dopo Bossi-Calderoli-Maroni tenta di radicarsi nel Sud Italia  attraverso una sorta di mini tour che ha fatto tappa anche a Avezzano, Roseto, Pescara e Montesilvano.

«Come europarlamentare e leader della Lega mi interessa che i fondi ci siano e che vengano confermati e non dirottati ad altro o ad altri, e questo vale sia per Bruxelles che per Roma» ha affermato il segretario della Lega, spiegando che «A livello locale è importante poi che le amministrazioni paghino, perché il problema è che i fondi ci sono ma per motivi burocratici non vengono spesi e se le imprese non vengono pagate c’è il rischio che saltino. Sono qui per ascoltare e per fare anche il cane da guardia. Ho ricevuto tante e-mail anche sul problema delle infrastrutture, con lamentele su come sia difficile arrivare, fare commercio e impresa qui».

Una Lega, dunque, che -attraverso Salvini- afferma di occuparsi anche del sud.

Tra i politici aquilani presenti all’evento c’erano i consiglieri comunali Luigi D’Eramo e Emanuele Imprudente e il coordinatore provinciale di Forza Italia Alfonso Magliocco. Presenti anche, ma in veste istituzionale, il presidente provinciale di Fiva Confcommercio Alberto Capretti Celso Cioni, direttore regionale di Confcommercio, il quale spiega che sono stati invitati «per esporre i tanti problemi che hanno le imprese che rappresentiamo. Speriamo di essere ascoltati».

Ed è proprio per “ascoltare i problemi dei cittadini” che Salvini dice di esser giunto nel capoluogo. «Mi hanno detto -continua- che alcune migliaia di appartamenti sono stati costruiti in modo quantomeno imbarazzante. È giusto che chi ha sbagliato paghi. L’importante è che la città non rimanga un museo, che le 20 mila persone andate via dal centro possano tornare a fare impresa e commercio, perché ogni attività che non riapre è una luce che si spegne».

Morena Grasso

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