Napoli, città ricca d’arte, storia, tradizioni e cultura, è pronta ad accogliere uno dei Festival più attesi dell’anno: il Festival Irlandese, che come ogni anno si terrà in diverse città d’Italia (la prima tappa di quest’anno sarà Torino) e naturalmente anche in diverse zone del mondo.
L’evento si terrà alla Mostra D’Oltremare nelle seguenti date: 30 giugno, 1 e 2 luglio e il 7, 8 e 9 luglio 2017 (venerdì e sabato dalle ore 18:00 alle 3:00 e domenica dalle ore 12:00 alle 3:00). Il programma completo e dettagliato verrà stilato e pubblicato prossimamente sul sito ufficiale dedicato all’evento Festival Irlandese e sulla pagina dedicata Facebook. Sei giorni all’insegna del divertimento, nei quali sono previste mostre, spettacoli ed eventi accompagnati dalle soavi melodie irlandesi – ad esempio l’arpa celtica – e dalle tipiche danze irlandesi e celtiche. Un momento imperdibile per calarsi letteralmente nella curiosa cultura celtica, il tutto coronato da un’atmosfera familiare e cordiale, tipica della popolazione irlandese e che si sposa bene con la spontaneità e la calorosità dei napoletani. All’intero del grande padiglione dedicato interamente al Festival, si potrà persino assistere al rito del matrimonio celtico. Dulcis in fundo, ci saranno litri di birra da sorseggiare, in particolare la Guinness.
Intanto qualche cenno storico sul Saint Patrick’s Day in Irlanda: il Saint Patrick’s Day viene celebrato ogni anno a Dublino (e in altre grandi città, come Cork e nei piccoli paesini della Repubblica d’Irlanda e dell’Irlanda del Nord) in onore del santo patrono dell’Isola, San Patrizio, intorno al quale aleggiano molte leggende. Secondo le fonti storiche, a sedici anni fu rapito da un gruppo di pirati e divenne schiavo del re Muirchu, del North Dàl Riada (contea Antrim). Diventato vescovo, fu incaricato nel 432 di convertire l’Irlanda, che sino ad allora era dedita al culto del paganesimo. Fu minacciato diverse volte di morte e condannato ma nonostante tutto riuscì a convertire gran parte dei Celti Scoti: l’Irlanda, alla fine del V secolo, divenne a tutti gli effetti cristiana. Quasi sicuramente morì il 17 marzo 461, nella città di Saul (contea Down). All’inizio del XVII secolo, lo storico irlandese e francescano Luke Wadding, decise di inserire, tale data nel calendario liturgico. Secondo la leggenda, rivisitò la croce celtica (utilizzata nei riti pagani) aggiungendo un cerchio, simbolo del Sole (aa sua volta immagine e riflesso di Cristo, luce e salvezza dell’intera umanità). Inoltre, per lui, lo shamrock (il trifoglio irlandese) era simbolo della Trinità. Gli irlandesi, si sa, sono un popolo estremamente legato alle leggende, al Cristianesimo e alle tradizioni: il 17 marzo è festa nazionale nella Repubblica d’Irlanda e “bank holiday” (festa bancaria) nell’Irlanda del Nord. Il colore verde ha assunto un significato mistico e il trifoglio è simbolo dell’Irlanda stessa che rimanda alla venerazione di San Patrizio, a cui è dedicata la famosa parata, durante la quale sfilano carri, artisti di strada, ballerini e bande musicali di ogni parte del mondo che si recano lì appositamente per esibirsi.
Valentina Coppola