L’argomento che ha animato la cronaca nocerina in questi ultimi giorni, e negli ultimi ultimi decenni, è il dibattuto tema dell’unificazione di Nocera Inferiore e Nocera Superiore. Anticamente denominata Nuceria Alfaterna, dall’indoeuropeo Nuvkrinum Alafaternum, sorge lungo la dorsale settentrionale dei Monti Lattari, composta da un unico agglomerato politico e amministrativo che nel corso dei secoli, per diverse vicissitudini, è stata ripartita in Nocera Superiore e Nocera Inferiore, reciprocamente denominate tali rispetto al livello del mare. Il tema di una possibile riunificazione è sempre stato vivo senza mai riuscire a trovare una concretizzazione né di tipo amministrativo né politico ma negli ultimi mesi sembra esser diventato un argomento di forte influenza per i cittadini.
A tal proposito negli ultimi mesi sono nati numerosi comitati, composti da Associazioni o singoli cittadini per richiedere un Referendum sulla fusione delle due Nocera e di stimolare l’avvio all’iter legislativo per giungere al referendum in cui i cittadini possano decidere e scegliere sul futuro di una potenziale Nuceria. In netta opposizione è nato il “Comitato per il No all’unione delle due Nocera”. Tra polemiche e invettive, la popolazione sembra divisa in due in una diatriba in cui i sindaci e le giunte comunali non sembrano chiarire le idee ai cittadini. Un gran numero di dissidenti fa parte dei cittadini di Nocera Superiore, timorosi di diventare abitanti di una periferia territoriale e politica subordinata al centro, appoggiati dal Sindaco Giovanni Maria Cuofano.
La scelta del referendum, in tale situazione dovrebbe essere, e si spera, un mezzo attraverso il quale si possa conoscere realmente quali siano le opinioni dei cittadini, chiamati a decidere sul futuro della propria terra e delle generazioni future. A tal proposito è di fondamentale importanza conoscere in maniera trasparente tutti i vantaggi e gli svantaggi di una manovra politica ed amministrativa come l’unificazione di due città; ugualmente importante è promuovere un dibattito democratico fra i cittadini e i rappresentanti politici al fine di elaborare una scelta libera e autonoma da qualsiasi pressione esterna, soprattutto consapevole.
Nicoletta Crescenzo