Domani, nella città di Napoli è atteso il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Il Premier raggiungerà il capoluogo partenopeo per prendere parte alla riunione della cabina di regia per Bagnoli.
Intanto prosegue senza soste lo scontro istituzionale tra lo stesso Renzi e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.
«Bagnoli – dice Renzi – è una realtà che grida vendetta al cospetto del mondo intero: mercoledì andiamo alla cabina di regia a Napoli. De Magistris dice che mettiamo le mani nella sua città? Le avesse messe lui le mani, non avremmo avuto bisogno di far niente».
La replica del primo cittadino non si è fatta attendere.«Chiedo un incontro al Presidente del Consiglio, ma non entro in un luogo nel quale si sta consumando un’operazione assolutamente torbida dalla quale voglio stare distante e starò sempre distante, che è la cabina di regia”. E’ quanto ha detto, Luigi De Magistris interpellato dall’ANSA, chiaramente riferendosi alla sua partecipazione alla cabina di regia sul futuro di Bagnoli, che si svolgerà mercoledì prossimo, a Napoli, presieduta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Domani è previsto un corteo mattutino e un’assemblea pomeridiana, nella quale il comitato ”Bagnoli Libera” promette battaglia: “Non siamo disponibili ad accettare intimidazioni, divieti e limitazioni del legittimo diritto al dissenso nei confronti delle politiche antidemocratiche del Governo Renzi e – si legge in un post – dei diktat sull’austerity imposti dall’Unione europea”. “Negli ultimi giorni, attraverso un’operazione ormai rituale di criminalizzazione del dissenso e dei movimenti sociali il Pd ha costruito ad arte un clima di terrorismo mediatico sulla giornata del 6 aprile – si legge ancora su Facebook – È evidente che il tentativo di oscurare le ragioni della protesta, spostando l’attenzione sull’ordine pubblico, è espressione della debolezza politica di un partito ai minimi storici in termini di consenso a causa dei recenti scandali che hanno coinvolto i ministri del governo e gli attori della politica locale a margine delle primarie – truffa”. Gli attivisti hanno poi aggiunto: “Come abbiamo fatto nel corso degli ultimi anni, saremo per le strade della nostra città per difendere i diritti dei tanti calpestati da un governo autoritario e colluso con affaristi e potentati economici e non lasceremo che questi temi vengano ricondotti ad un pretestuoso problema di ordine pubblico”, hanno concluso.
Nella giornata di ieri, intanto, Mimmo Mignano operaio cassintegrato e licenziato dalla Fiat si è arrampicato sulla ciminiera all’interno dell’area sequestrata dell’ex Italsider di Bagnoli per protestare in vista del processo di domani al tribunale di Nola per il reintrgro dei licenziati, e per l’arrivo di Renzi previsto in città per mercoledì 6 per la cabina di regia su Bagnoli.
Pasquale De Laurentis
@pasqdelaurentis