Nuove ombre si addensano sul futuro immediato di Bagnoli e dell’opera di bonifica, riqualificazione e restituzione alla città dell’area ex Italsider, progettata dal commissario straordinario del Governo Nastasi e dagli altri enti e organismi coinvolti.

A quanto risulta dai dati resi noti nella giornata di martedì dall’Arpac, l’azienda ambientale della Regione Campania, in sede di Conferenza di Servizi, la spiaggia del cosiddetto arenile nord di Bagnoli è inquinata da tracce di metalli pesanti (si tratterebbe di ferro) e idrocarburi: in queste condizioni, non può essere messa a disposizione né degli operatori balneari né del Comune, i soggetti cui il Demanio ha affidato la gestione del tratto di litorale interessato dal rilevamento.

La notizia appare allarmante e pone numerosi interrogativi, alla luce di due ulteriori osservazioni: il tratto di spiaggia interessato dai rilevamenti era stato già oggetto di bonifica nel 2008-2009, con le operazioni che avevano riguardato alcuni particolari interventi tecnici, come la posizione di una sorta di telone semipermeabile che separa la sabbia contaminata dallo strato superficiale di quella pulita; in secondo luogo, i dati rivelati non sono stati appena raccolti, ma sono risalenti al 2014 e finora sono stati segretati dalla Procura, a causa delle inchieste giudiziarie ancora pendenti su Bagnoli. Il livello di inquinamento riportato, dunque, interessa la zona già da almeno due anni.

Solo adesso che si è cominciato ad accelerare sulle prospettive di bonifica dell’intera area e che le autorità competenti, in primis Nastasi, hanno promesso l’accesso incondizionato alla spiaggia (non al mare) entro l’estate, l’Arpac e la Procura hanno ritenuto non più differibile la pubblicazione dei dati: la consapevolezza che la bonifica del 2009 è ormai compromessa è infatti di per sé un fatto grave.

Innanzitutto, va chiarito il motivo del “nuovo” inquinamento: la causa più probabile, secondo l’ipotesi dello stesso Nastasi, è che, a partire dal 2009, <<non è stata fatta la manutenzione, neanche quella ordinaria>>, con ad esempio il telone di separazione che si sarebbe irrimediabilmente usurato e dunque andrebbe subito sostituito. Lo stesso discorso vale anche per le altre misure tecniche di contenimento della contaminazione della sabbia più profonda, come il cosiddetto intervento di ripascimento, ormai datato e non più efficace. Il commissario chiarisce che, essendo stato comunque già bonificato, l’arenile nord non sarà sottoposto ad alcuna nuova procedura radicale, per cui solo un’operazione di “bonifica della bonifica”, pur <<non più procrastinabile, perché i dati sono gravi>> sarà eseguita a partire dal 17 maggio. Ad esempio, sarà sostituito il telone di separazione con uno nuovo e più ampio. Ha sicuramente contribuito a questa immediata soluzione – tampone il parere preoccupato della direttrice tecnica dell’Arpac, Marinella Vito, che ha spiegato con chiarezza come le nuove misure saranno adottate <<nell’interesse della collettività>>, avviando un <<intervento di messa in sicurezza completo per garantire la salute pubblica>>; i punti maggiormente interessati saranno <<spiaggia comunale, Lido Fortuna e Arenile>>.

Sarà evidentemente una priorità individuare i responsabili dell’incuria e del degrado di una parte del litorale bagnolese che si riteneva ormai, a torto dunque, messa in sicurezza. Per adesso, però, si prevede solo lo slittamento di qualche tempo della promessa completa riconsegna del litorale nord al turismo balneare, con buona pace dello stesso Comune e degli operatori privati, i quali, cascando letteralmente dalle nuvole, ammettono di non saperne molto dei nuovi dati e dei nuovi interventi necessari. Certo, se quanto annunciato dovesse essere subito avviato, allungando i termini almeno fino alla fine di luglio, il danno alle attività economiche sarebbe consistente. Si tratterebbe di un passo indietro (per quanto di non gravissima entità) anche nella road map degli investimenti sulla nuova Bagnoli, punto focale del piano del Governo e che lo stesso Presidente della Regione De Luca ha di nuovo esaltato, stando alle dichiarazioni riportate dal Roma e Metropolis: De Luca ha invitato a non arenarsi su nuove polemiche, per continuare a suscitare l’interesse di imprenditori come il Presidente del Calcio Napoli De Laurentiis, che proprio martedì si sarebbe espresso a favore della realizzazione di una cittadella sportiva a Bagnoli.

Al di là dell’incidente di percorso sull’arenile nord, però, va detto che non sarebbe comunque in discussione il nucleo più corposo di interventi, ovvero la bonifica vera e propria, previa caratterizzazione dei suoli (a breve partiranno le gare europee per l’assegnazione degli appalti in merito) e rimozione della colmata, con “spostamento” anche di Città della Scienza e delle abitazioni fronte mare di alcuni bagnolesi: su questo punto la tabella di marcia prosegue secondo i tempi previsti.

Ludovico Maremonti

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