Aleksandr Sokurov, regista russo noto nella scena internazionale già dal 1997 e vincitore di un Leone d’ Oro nel 2011 con il suo film “Faust”, torna quest’anno per partecipare alla settantaduesima mostra del cinema di Venezia, iniziata il 2 settembre, con una nuova pellicola intitolata “Francofonia: Le Louvre under German” (il Louvre sotto occupazione).
La storia di Francofonia è quella di due uomini coraggiosi: Jacques Jaujard, direttore del museo del Louvre, e il conte Metternich, ufficiale dell’ occupazione nazista. Questi due personaggi, in un primo momento nemici, diventano poi alleati e collaboratori al fine di proteggere i tantissimi ed inestimabili tesori del Louvre dal violento assalto nazista alla capitale francese. Il film, oltre che la storia di un’alleanza inaspettata fra due uomini tanto diversi, è anche una panoramica sulle straordinarie opere che si trovano al Louvre, museo di fondamentale importanza per la storia dell’arte europea e mondiale, centro di incontro di culture diverse da sempre. Inoltre si può senz’altro considerare un indagine sul comportamento dell’uomo moderno nei confronti dell arte, un invito al rispetto per essa, che è la nostra identità e parla di noi più di quanto pensiamo e che racconta la nostra storia avvalendosi di rado della chiarezza e della forza delle parole.
Francofonia è distribuito da Academy Two, e l’anteprima mondiale è il giorno 4 settembre a Lido, durante la famosa kermesse. Alcuni fra gli interpreti sono Louis-Do de Lencquesaing, Benjamin Utzerath, Vincent Nemeth, Johanna Korthals Altes. La pellicola è stata girata tra Francia e Germania, in cooperazione con il museo del Louvre, ed ha una durata totale di 87 minuti. È stata prodotta senza alcun tipo di sovvenzione statale, così da essere quanto più indipendente e quanto meno politicizzata possibile, cosa non facile visto l’ argomento di cui tratta. Insomma, non ci resta che aspettare Francofonia nelle sale cinematografiche.
Maria Pia Napoletano