Caro Stefano, come stai?
Spero bene, ora che ti trovi in un mondo dove regna solo il giusto. Chi sono? Una persona come tante, che non ti conoscono e che purtroppo non avrà mai il piacere di poterlo fare.

Un destino crudele ti ha strappato all’affetto dei tuoi cari, portandoti via dalle tante persone che ti volevano bene. Noi giovani di Casoria, così distanti e diffidenti, per una volta ci siamo sentiti uniti da un dolore straziante e dalla consapevolezza che al posto tuo poteva esserci uno di noi, ed abbiamo pianto per te, ma inconsciamente anche per noi stessi.

Ma come si dice? “The show must go on”, lo spettacolo deve continuare: ce lo impone la vita, e così lentamente abbiamo ripreso i nostri ritmi quotidiani, anche se la tua immagine di martire sacrificato sull’altare di una misera violenza ci accompagna in ogni istante della giornata.

Stefano CiaramellaI tuoi assassini erano ragazzi come te, colui che ti ha trafitto il cuore aveva la tua stessa età. Se puoi perdonali tu, perché noi, al di là di ogni retorica cristiana che ci chiede di perdonare, non so se ne saremo capaci. Da quando te ne sei andato, Casoria e noi tutti siamo cambiati. Ognuno da buon cittadino sta facendo la sua parte. Ma a che serve ormai? Forse a mettere l’anima in pace a qualcuno, ma non certo a riscattare la tua morte. Non servirà per riaverti qui, ma almeno forse a scongiurare che a qualcun altro capiti quello che è successo a te.

Spesso mi chiedo se ci stai guardando e se hai pietà di noi superstiti. Sapessi quanti altri brutti avvenimenti sono accaduti dalla tua scomparsa… Sarebbe assurdo dirti che ti invidio, ma credo che nel posto dove ora tu sei non vi sono più odio, né violenza. Invece noi siamo qui a lottare per guadagnare un giorno in più: questo ci dà il conforto e la speranza che il tuo sacrificio sia servito a qualcosa.

Se ora ci stai ascoltando, ti chiedo di perdonarci se non ti abbiamo saputo difendere. Ti chiedo di pregare per noi perché, credimi, ne abbiamo davvero bisogno. Ti chiedo di darci la forza per lottare ed andare avanti. Conservaci un posticino accanto a te, perché da qualche parte c’è scritto che un giorno saremo divisi in “buoni” e “cattivi”, e a me piace illudermi che il mio sia tra le persone giuste.

Forse avremo il piacere di conoscerci nell’altra vita: non so se quel giorno è lontano oppure no, ma fino ad allora non dimenticarti di noi e continua ad assisterci. E sappi che se qualche giorno sembrerà che il nostro cuore sia lontano da te, sappi che non è così, perché avrai sempre un posto nei nostri cuori, ma purtroppo la vita, a volte, ci chiede anche questo: dimenticare per ricominciare.

Ciao, Stefano, a presto.

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