Mancano pochi giorni all’iniziativa pentastellata dell’Italia a 5 stelle, l’evento storico che tutta Italia attende con molta ansia (ma anche no). Nella latitanza più assoluta e con tutti i problemi causati dal flop europeo, il Movimento 5 Stelle si riunisce, in questo importante raduno e fondamentale per le sorti del Paese. Il tentativo è quello di riunire il pubblico, per provare ad incanalare la discussione e riaprire il dibattito uscendo dalla solitutide assoluta, il problema è che dopo le figuracce in Parlamento, il Movimento 5 Stelle assomiglia più ad un ferro vecchio, che ad un Movimento popolare e radicato. Non è radicato per natura, essendo un soggetto politico piramidale, ma con una base liquida.
Ma Grillo ha puntato, anche questa volta sulla trasparenza. Che però pare abbia assunto più le somiglianze di un fantasma che gira per l’Italia. Non si sa se va ancora di moda in casa M5S, in ogni caso alla promessa di un “elenco delle spese sostenute” che “sarà aggiornato periodicamente” non c’è risposta. Non si sa perché, effettivamente, queste spese non siano state sostenute – strano, ma tant’è – perché alla sua voce il contatore è ancora fisso a quota 0,00€.
Sul tesoretto vige il silenzio più totale. E nemmeno tra i parlamentari sembra essere a conoscenza delle cifre e, forse, pure se si hanno i mani i dati tengono la bocca cucita. Qualcuno a Roma si chiede che fine faranno quei soldi: “Non vorrei che, una volta pagate bollette e fornitori, finissero per pagare cene e alberghi per i soliti noti”.
Ma soprattutto non si riesce a capire chi gestirà i soldi e come. Non c’è alcuna informazione in merito, nemmeno di chi ha richiesto formalmente il Circo Massimo, chi sta sborsando i soldi per la gestione dell’evento, chi è la figura giuridica che si sta occupando degli eventuali problemi?
La risposta non può essere “Il Movimento 5 Stelle”, ma se è l’intero movimento ad occuparsene perché dal Comune di Roma fanno sapere che “non hanno mai parlato con nessun comitato, ma solo e sempre con l’onorevole Roberta Lombardi tramite la Camera dei Deputati?”. Di questo evento, quindi, si sa poco e nulla. Un po’ come l’opposizione di questi mesi del Movimento 5 Stelle: inesistente.
Luca Mullanu
Stando al non-statuto il tesoriere è Beppe Grillo, il quale avrebbe dovuto pagarsi da sé, lui e il suo staff (ma chi sono poi?) viaggio, vitto e alloggio, invece di chiederlo alla “base”. Già: la base mica viene rimborsata per andare a Roma, mangiare, dormirci, pagarsi il viaggio, e la maggior parte di essa è disoccupata, Beppe invece non muore certo di fame.
Si vergogni, se ne è capace.
No, non voto piùelle o menoelle, amebe