Un’imposta sui redditi ad aliquota unica, questo è la proposta di Berlusconi per riacquistare gli elettori perduti nelle scorse regionali. Il quadro è complicato, Forza Italia è stato sorpassato ultimamente dalla Lega anche nei consensi, diventando il quarto partito dietro PD, Lega e Movimento 5 Stelle. Questo ha portato una parte del partito, capeggiata da Fitto, a chiedere con forza di riprendere le battaglie che allargavano il consenso della gente. Per ritrovare i voti perduti, Berlusconi cerca la fiducia non tanto dal Parlamento quanto dagli elettori che hanno deciso di abbracciare l’astensionismo o votare altro, e lo fa attraverso un video pubblicato sulla pagina Facebook e sul sito di Forza Italia.
“Vogliamo cancellare il complicatissimo sistema attuale di aliquote differenti e sostituirlo con un’aliquota unica del 20%” , rispetto all’attuale pagamento di imposte in base al reddito ogni italiano pagherà, secondo Berlusconi, solo il 20% di quello che guadagna: “la gran parte degli italiani pagherà meno di quel che paga adesso. E soprattutto chi crea ricchezza, chi crea lavoro, chi investe non sarà più scoraggiato a farlo da una imposizione fiscale troppo alta”.
E’ la riproposizione della Flat Tax, nata dall’economista Antonio Martino nel lontano 1994, l’allora Ministro degli Affari Esteri del primo governo Berlusconi vide bloccata la sua iniziativa per il mancato sostegno degli alleati e delle opposizioni. Oggi la proposta è rilanciata da un Berlusconi che nell’ultimo periodo si è fatto circondare da numerosi economisti per trovare una ricetta per risollevare l’Italia dalla crisi e per ritrovare l’intesa con il Carroccio che ha sempre sostenuto l’idea dell’aliquota unica.
Alla domanda sul perché il 20%, dice “abbiamo calcolato che così non sarà messo in pericolo l’equilibrio dei conti pubblici, e quindi l’Europa non potrà sollevare obiezione alcuna”.
Per Berlusconi anche altri paesi d’Europa e del resto del mondo hanno scelto in passato di perseguire la strada dell’aliquota fissa “38 Paesi l’hanno adottata tutti con ottimi risultati. Il primo Hong-Kong e poi, proprio nel 1994, l’Estonia, la Lituania, la Lettonia. Nel 2001 la Russia, la Serbia nel 2003, la Slovacchia, l’Ucraina, la Georgia nel 2004, la Romania nel 2005, l’Albania nel 2007, la Bulgaria nel 2008 con la Repubblica Ceca e infine ultimamente anche il Paraguay e l’Ungheria nel 2011. Tutti con risultati straordinari”.
Un’altra proposta che lancia è la “No Tax Area” che consentirà a pensionati e famiglie povere che guadagnano meno di 13.000 euro l’anno di non pagare tasse, aumentandole invece ai redditi più alti secondo il “principio di progressività stabilito dalla Costituzione, ma anche dal buon senso, per il quale i più ricchi pagano di più, non solo in cifra assoluta, ma anche in percentuale al loro reddito”. Il progetto sarà quello di alzare le pensioni minime e non far pagare imposte ai pensionati.
Con la frase “Con tanti e tanti complimenti ai signori Monti ,Letta, Renzi e a tutti i loro validissimi collaboratori”, Berlusconi conclude il suo messaggio che segna l’anticipazione dei contenuti della futura campagna elettorale.
Claudia Cepollaro