Negli scorsi giorni ha preso il via la XXXI Campagna Antartica estiva del Programma di Ricerche in Antartide (PNRA), il cui primo atto è stato quello della riapertura della base italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova.
Il ripristino della piena funzionalità della Base è stato affidato ad un team di esperti coordinati dal Capo Spedizione Gianluca Bianchi Fasani e composto da 12 tecnici specializzati dell’ENEA, aiutati da due ufficiali delle Forze Armate addetti alla Sala Operativa, un medico, un cuoco e tre piloti di elicottero neozelandesi.
La Campagna avrà luogo durante l’estate antartica, lunga quattro mesi; i partecipanti (circa duecento persone tra tecnici e ricercatori italiani e stranieri) saranno chiamati ad affrontare condizioni ambientali particolarmente rigide, dato che le medie stagionali sono comprese tra 0°C e -35°C lungo le coste antartiche, dov’è situata la Stazione.
La Spedizione viene finanziata dal Ministero dell’Istruzione; le attività di ricerca riguarderanno diversi settori scientifici, tra i quali ricordiamo biodiversità, evoluzione e adattamento degli organismi antartici, scienze della Terra, glaciologia, contaminazioni ambientali, scienze dell’atmosfera e dello spazio, il tutto sotto il coordinamento del Consiglio Nazione delle Ricerche.
Le altre attività in Antartide
L’attività italiana in Antartide si estende anche alla Stazione italo-francese Concordia, dove il 7 novembre un gruppo di tecnici italiani e francesi è giunto per dare il cambio al personale rimasto nella base per i nove mesi della Campagna invernale, in condizioni di totale isolamento. In questo caso, sono previsti osservatori, studi e ricerche nei settori della fisica dell’atmosfera, dell’astrofisica e della glaciologia.
Le condizioni di lavoro nella stazione italo-francese sono ancora più rigide, dato che si registrano temperature che possono scendere fino a -80°C nel periodo dell’inverno antartico e fino a -45°C nel periodo dell’estate antartica. La Campagna estiva alla Stazione Concordia si chiuderà l’8 febbraio 2016.
Le attività di ricerca non si fermano alla sola terraferma; a bordo della motonave “Italica” verranno condotte le attività connesse ad una Campagna idrografica nel Mare di Ross, che vedrà impegnati esperti della Marina Militare Italiana, nonché una Campagna oceanografica per attività scientifiche nell’Oceano Meridionale.