Cari Lettori, benvenuti al secondo appuntamento con la rubrica “Satire Wars”, la satira in classifica con la top ten di vignette e battute più gettonate della settimana Libero Pensiero. Il nostro primo numero (clicca qui) ha riscosso un notevole successo di cui Vi siamo grati perché è difficile tenere d’occhio tutta la satira e sacrificare alcune battute degne di nota in favore di altre, ma veniamo alla selezione fatta questa settimana.
Alla numero 10 in tempi di nomination per gli Oscar, Kotiomkin tiene a Leo Di Caprio in maniera subdola, come solo la satira può. Ed ecco che si parla del figlio dell’ex moglie e del suo eventuale nome. Indovinereste mai a quale han pensato? Di sciabola.
#kotiomkin #giovynovaro #dicaprio
Posted by Kotiomkin on Sabato 2 gennaio 2016
Alla 9, ancora quei geni di Kotiomkin tengono a spiegarci perché Zalone con “Quo vado?” hanno raggiunto 22 milioni di incassi in tre giorni (7 i primi due ed 8 il terzo) e dà una sua versione più che credibile dei fatti.
#kotiomkin #renatatoniazzo #quovado
Posted by Kotiomkin on Domenica 3 gennaio 2016
Come dicono in Vaticano “Morto un comico se ne fa un altro”. Teorie affidabili.
Alla numero 8 la satira di “Ex Muslims of north America” e di Mauro Biani del Manifesto sulla situazione Saudita. Il Paese siede nel Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite, però la satira d’Oltreoceano ci fa notare che questi Arabi lavorano decisamente troppo e si nota dalle parole del delegato “Scusate il ritardo. Stavo tagliando alcune teste”. Quando si dice “Tu prendi le persone per la gola”. Biani, invece, ci spiega proprio perché gli Usa sono i tradizionali alleati dell’Arabia Saudita, sottolineando che le “tradizioni” simili creano una certa empatia culturale. Spiegazioni accademiche.
#UNHRC #SaudiExecutions #SaudiArabiaIsISIS …
Posted by Ex-Muslims of North America on Domenica 3 gennaio 2016
Gemellaggi di civiltà. Di Mauro Biani pagina
Posted by il manifesto on Sabato 2 gennaio 2016
In posizione 7, Kotiomkin tiene a spiegare il perché della denuncia del Carabiniere nei confronti di Ilaria Cucchi: trattasi, secondo la pagina di satira, di errore di persona. Ingegnosa.
#kotiomkin #novaro
Posted by Kotiomkin on Lunedì 4 gennaio 2016
In posizione 6 nella classifica di Satire Wars Kotiomkin chiarisce la situazione smog a Napoli.
Revocato il blocco, i Napoletani “Sì, ma adesso dove sono le auto?!”. Luoghi comuni riarrangiati ad hoc.
In posizione numero 6, ex aequo, non possiamo che mettere la satira di Spinoza riguardante sulla denuncia del Carabiniere, secondo l’accusa, reo di aver percosso Stefano Cucchi nei confronti della sorella, Ilaria, per aver pubblicato una foto del presunto aggressore su facebook. Sembra che il Maresciallo abbia precisato “Mi ha fatto inquartare! Stavo davvero male in quella foto, diamine!”. Poi dice che esistono troppe barzellette sui Carabinieri. Okay, una battuta possiamo concedercela anche noi. Spinoza di giustezza.
Chapeau per i commenti “bomber”, a base di black humour, di Satironia “I carabinieri invece hanno voluto far fare al fratello la parte del morto” e “Comunque, per essere pari, anziché postarlo avrebbe dovuto pestarlo”.
In posizione 5 troviamo le scoperte scientifiche, quelle fatte a Natale, nel periodo meno opportuno per intenderci. Ovvio che scoprire una particella dopo la abbuffate natalizie la fa passare da “bosone” ad “obesone”: è scientifico, proprio. Guardate a cosa ci hanno ridotto le raccomandazioni. Alternativi.
#kotiomkin #stevekitkars
Posted by Kotiomkin on Sabato 2 gennaio 2016
In posizione 4 della classifica di Satire Wars troviamo ancora Lercio e le sue brillanti ultime notizie sul Capodanno. Potrebbe trattarsi di pubblicità occulta in quanto sponsorizza un 3×2. Fra realismo ed epicità.
[LERCIOSTORY] Capodanno. Perde tre dita a causa dei botti ma ne trova 6 per terra
Posted by Lercio on Venerdì 1 gennaio 2016
Posizione numero 3 per l’articolo di Lercio che aggiunge una nota a margine della vicenda Erri De Luca-Tav particolarmente interessante e suggestiva. La presunzione ci sta tutta: vogliamo sabotare qualcosa? Beh, allora facciamolo per qualcosa per cui valga la pena, per l’epicità, per la storia. Sottile.
“Erri De Luca: lecito sabotare trenino di Capodanno” (clicca qui per leggere)
In posizione numero 2 troviamo Spinoza.it e la diretta da sbellicare durante la conferenza di fine anno del Premier. Pungenti.
Il premier si è vantato di aver rovesciato il sistema gerontocratico. Non ha capito che è fatto a clessidra
Boschi ”Su di me molte fantasie. Lo ha capito dai calli.
Alla Leopolda niente bandiere del Pd. Almeno da fuori doveva sembrare una cosa seria.
Matteo Renzi: “Dalla Leopolda sono arrivato a Palazzo Chigi”. Ma visti i risultati eliminerei quella tratta.
Renzi: “Nel 2015 abbiamo approvato il Jobs Act e la riforma del Senato”. È partito dalle brutte notizie.
“Politica batte populismo 4 a 0”, ha detto Renzi segnando il gol della bandiera.
I truffati in corteo davanti a Palazzo Chigi. “Ridateci i due euro!”.
Alla posizione numero 1 della classifica di Satire Wars sicuramente le centinaia di battute sulla bestemmia durante la diretta Rai di Capodanno, ma abbiamo trovato una cosa che è più frizzante (sì, questo sicuramente il termine più adatto per descriverla) delle altre e che merita indiscutibilmente il primo posto. A noi piace ricordarlo così “Signore e signori, Gianluca Grignani” e “tac” inchino a vuoto random. Singolare.
— Ferdinando Paciolla (@NandoPaciolla) 5 Gennaio 2016
Posizione numero 0, in quanto comunque numero prima dell’uno, per il Senatore Razzi il quale ha detto a “La zanzara” di Radio 24:
“Contro Silvio non si può andare, perché solo lui è il Genio che abbiamo nella Terra. È lui il genio, ed io gli sono fedele. Se per il Quirinale mi dice di votare Totò Riina, che fa cose giuste per l’Italia, io lo voto. Silvio è il mio idolo”.
Impossibile distinguerlo dalla caricatura di Crozza. Mito.
Ex aequo con Razzi, anche il sobrio invito alle armi di Fabio Castellucci, candidato m5s alle Europee, su Facebook:
“Chi ha votato Pd va massacrato in piazza in modo brutale. Procuratevi armi e proiettili”
Non occorrono battute o vignette per far la caricatura dei nostri politici. Autoironici.
Appuntamento a martedì 12 con Satire Wars.
Ferdinando Paciolla