SOMMA VESUVIANA – Il 2015 non si è aperto troppo bene per i sommesi, governati dalla destra ormai da cinque amministrazioni: cerchiamo, quindi, di ripercorrere insieme le vicende che già da alcuni giorni stanno suscitando il malcontento nella popolazione.

Era il 7 gennaio quando veniva scelto Pasquale Molaro della lista “Noi Sud” come dirigente 4 del Comune, per la gestione tecnica del patrimonio e quindi dei lavori pubblici, dell’edilizia pubblica e della manutenzione del cimitero. Solo dieci giorni dopo, si scoprì che i requisiti appartenenti al Molaro, ovvero il suo titolo di ingegnere, erano espressamente limitati ad una laurea in ingegneria, e non ad un titolo tecnico.
La vicenda del dottor Molaro, esponente di maggioranza dell’attuale amministrazione Piccolo, pare sia stata la miccia che ha innescato forti tensioni all’interno della coalizione, per alcuni già partita col piede sbagliato dopo le accuse di Forza Italia circa la vendita di voti in cambio di bollette pagate e finanche di droga.

Qualche giorno fa, poi, il sindaco, l’avv. Pasquale Piccolo, in un’intervista concessa alla stampa locale, ha dichiarato che sta assistendo ad azioni diffamatorie a suo danno da parte di esponenti della maggioranza, che se da un lato lo accusano di mancata trasparenza, dall’altro mancherebbero di competenze politiche e di requisiti morali. Un danno all’immagine, se si considera che l’avvocato ha da sempre dedicato la sua vita al servizio della gente.
Una maggioranza tagliata in due, quella dell’attuale amministrazione, che la minoranza del PD invita ad andare a casa. Volere che si basa sulla mancata dichiarazione di una nuova seduta di Consiglio, onde spiegare i motivi della tensione, e il mancato volere di attribuire alle accuse nomi e cognomi.

Da una nota stampa dei democratici si legge: “Cari Cittadini, al di là delle sicure, certe e pesanti responsabilità amministrative e politiche denunciate dal Sindaco, il nodo fondamentale è: che provvedimenti intende prendere il Sindaco? Chi pagherà per tutto questo disastro amministrativo oramai denunciato e proclamato? La risposta è: saremo noi, sempre e solo noi. Pertanto urge una Politica onesta e virtuosa, fatta non più dei soliti noti, ma da persone competenti e capaci. Oramai nessuna alchimia politica potrà ovviare a questo caos politico amministrativo”.

Tutto questo accade proprio mentre sui social i cittadini di Somma Vesuviana dimostrano tutto il loro malcontento e tutta la loro irritazione per l’istituzione comunale che non migliora le condizioni di vita dei giovani, non aiuta i commercianti e non potenzia la situazione fognaria e stradale delle periferie che da anni sono vittime di allagamenti nei giorni di pioggia intensa.
Contestano di aver creduto ancora una volta nell’unione delle forze politiche e nel voto, ma di essersi invece ritrovati lontani dalle loro esigenze. Avevano creduto a una politica trasparente, rappresentata dai due grandi partiti vincitori delle elezioni, UDC e L’Aurora. Avevano immaginato che la supervisione dell’on. Carmine Mocerino, Presidente della Commissione Regionale dell’Agricoltura, avesse potuto dare al paese ciò di cui ha bisogno. E, invece, si trovano ancora una volta a fare i conti con un’amministrazione divisa tra chi cerca di cucire le toppe e chi invece si è mostrato da subito inetto a gestire la res pubblica.

Intanto, i Cinque Stelle denunciano l’irregolarità nella Giunta per il mancato rispetto del quorum delle quote rosa, che dovrebbero vedere tre donne alla carica di assessore, anziché due. Ma, da parte sua, il Sindaco dichiara di non aver ricevuto alcuna comunicazione d’irregolarità, e in quanto a questa vicenda, aspetteremo gli esiti nei prossimi giorni.

Anna Lisa Lo Sapio

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