“La scuola non è più disposta a essere presa in giro – dice dal palco di piazza del Popolo Domenico Pantaleo, segretario generale della FLC CGIL – se vogliono davvero assumere 100 mila precari, facciano subito un decreto d’urgenza, altrimenti sono chiacchiere, e si discuta di più nel merito della riforma”. Anche sugli stanziamenti a favore della scuola di cui parla il Governo Pantaleo esprime dubbi: “Nel Def di soldi per la scuola non ce ne sono”.
Pantaleo poi sferra l’attacco: ”La ministra Giannini si dimetta perchè non è degna di rappresentare la scuola pubblica italiana, oggi siamo difronte ad una vera e propria rivolta della scuola pubblica italiana”.
Lo striscione unitario di apertura del corteo dei sindacati recita :“Sciopero generale, l’unione fa la forza”, in testa al corteo il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, il segratario generale della Flc Cgil Domenico Pantaleo e quello della Cgil, Susanna Camusso.
Dietro ai sindacati lo spezzone studentesco della Reds e dell’Udu con lo striscione:”Vogliamo una scuola Buona per davvero”
”La scuola e la democrazia sono nelle nostre mani. Stop DDL Buona Scuola” è invece lo striscione dell’altro spezzone studentesco dell’Uds con gli studenti autorganizzati.
Nel pomeriggio un gruppo di studenti e studentesse facenti capo alla Rete della Conoscenza si sono presentati davanti alla sede del Pd di Roma con mani colorate di giallo, rosso, rosa e arancione sventolate in aria, striscioni e pentole per ricordare che ”Scuola e democrazia sono #nellenostremani, caro Renzi, e ascoltare bisogna farlo per davvero” dicono gli studenti”.
All’alba del 5 Maggio invece la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari si era presentata davanti alla sede del Miur per dire no al provvedimenti sulla Buona Scuola.
”Oggi siamo in piazza contro la Buona Scuola – dichiara Albero Irone, portavoce nazionale Rete degli Studenti Medi – accanto alle lavoratrici e ai lavoratori in questo sciopero generaleperchè tutto il mondo della scuola si deve unire contro le politiche di un governoche, con il DDL Buona Scuola, trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le disuguaglianze.
Abbiamo partecipato – conclude Irone – a tutte le loro finte consultazioni, abbiamo avanzato molte proposte, prima e dopo la presentazione di questo DDL, sempre con spirito costruttivo. ma i lavoratori e gli studenti di questo paese, ancora una volta sono rimasti inascoltati”.
I docenti a Roma hanno sfilato in corteo con i fazzoletti, per ora portati al collo, con la scritta “La buona scuola ci ha tolto la parola” e magliette bianche con la scritta “Il precariato nuoce gravemente”.
Pasquale De Laurentis
Foto:Serena Spennato
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