Largo Baracche, uno dei luoghi simbolo dei popolari “quartieri” che presero il nome dagli acquartieramenti delle truppe spagnole vicereali a monte di via Toledo, il cui toponimo deriva dalle baracche dei venditori ambulanti di cibarie che vi si trasferirono dal largo della Carità.
Alcune di queste “baracche” ospitavano anche prostitute ed esercitavano commerci al di fuori della legge, dando purtroppo alla piccola piazza un’aura di malaffare che ha conservato per molti secoli.
Purtroppo, fino ad oggi, il destino di Largo Baracche sembrava segnato nell’abbandono e nel degrado, ma stesso dai ragazzi del quartiere nasce un’iniziativa di rilancio e bonifica dello storico largo.
Simona Pietropaolo ha intervistato per noi Raniero Madonna, militante di Insurgencia che ci parla dell’iniziativa:
Raniero, parlaci dell’iniziativa
L’iniziativa è partita da un gruppo di ragazzi, tra cui vi è uno degli attori della seconda serie di Gomorra, che vivono nel quartiere e che fanno parte di un’associazione che promuove il cinema tra i ragazzi “difficili” e che ha contattato Insurgencia per essere sostenuti nell’iniziativa di recupero e bonifica degli spazi di Largo Baracche. Iniziativa sposata subito con interesse da parte di Insurgencia che da sempre si muove nel sociale. L’obiettivo delle iniziative che sosterremo è quello di spostare l’attenzione dalle attuali vetrine della Napoli-bene verso le altre zone della città ricche di storia ma anche ricche di problemi oltre che alla “liberazione” delle periferie geografiche e sociali.
Quali saranno i primi impegni per Largo Baracche?
Saremo da subito operativi alla chiusura della campagna elettorale. Già martedì mattina saremo sul posto dove vi è anche un rifugio di guerra, sistemeremo al meglio i luoghi, dopodiché organizzeremo un’assemblea operativa di quartiere per decidere tutti insieme a cosa destinare questi spazi. Probabilmente mostre d’arte e laboratori d’arte cinematografica.
Salvatore Annona e Simona Pietropaolo