NAPOLI – A poco più di una settimana dalle sue dimissioni da segretario provinciale dei Giovani Democratici di Napoli, Marco Sarracino torna a parlare , in esclusiva a Libero Pensiero News, e lo fa il giorno della nomina della commissione garanzia provinciale di Napoli che ieri ha eletto Claudio Panella Presidente e Stefano Fusco Vicepresidente della stessa.
Ciao Marco, vuoi raccontarci a mente fredda cosa è scattato in te che ti ha portato a rassegnare le dimissioni da segretario provinciale dei Giovani Democratici di Napoli?
”Le mie dimissioni sono innanzitutto un atto politico non revocabile. Anzi, pare che in queste ore si stia riunendo la commissione di garanzia provinciale dei GD che in collaborazione con i vertici regionali e nazionali sia intenzionata a convocare il congresso anticipato. Credo sia una vicenda positiva per la federazione più grande d’Italia, che ad un mese e mezzo dalle primarie regionali e a tre mesi dalle elezioni per la scelta del governatore della Campania, necessita urgentemente di un gruppo dirigente. Ho sempre pensato che i GD dovessero essere intesi come l’avanguardia del PD e non il tesserificio del partito dove la tessera costa 6€ anziché 16€, nel momento in cui l’organizzazione stava per diventare tutt’altro che un luogo di elaborazione e proposta politica, ho deciso che questo non poteva accadere sotto il mio mandato, e per questo ho deciso di dimettermi”.
A cosa è dovuta la repressione che negli ultimi anni i governi applicano durante le manifestazioni di operai e studenti?
”La parola “repressione” è un tantino forte forse, c’è sicuramente da rilevare però che negli ultimi venti anni si è pensato che queste due categorie non dovessero esistere o che non avrebbero dovuto essere rappresentate. Anche per questo motivo sono sceso in piazza due settimane fa con la CGIL e continuerò a farlo, sia perché penso che il PD debba porsi l’obiettivo di rappresentare gli ultimi, sia perché credo che l’unico modo per rendere davvero rappresentativo il sindacato italiano sia quello di stargli vicino e stimolarlo al cambiamento che oramai è chiamato per fortuna ad effettuare”.
Facciamo un giochino, Il 14 Dicembre ci saranno le primarie interne del Pd per la scelta del candidato che sfiderà il centrodestra nella corsa a Palazzo Santa Lucia, al di là delle primarie, Marco Sarracino da militante Pd chi vorrebbe?
”Se chiedessi Raffaele Cantone sarei banale, anche perché è ormai evidente che parliamo di una ipotesi irrealizzabile, mi basterebbe innanzitutto avere un candidato che si proponga di fare il contrario del lavoro svolto da Caldoro in questi anni, che non tagliasse i trasporti, che non pensasse che il problema rifiuti in Campania sia sparito e che aumenti i fondi per l’istruzione e l’università. Ma soprattutto che eviti di allearsi con NCD e con tutti quei pezzi di ceto politico che hanno sostenuto l’attuale maggioranza in regione”.
Come organizzazione provinciale giovanile di Napoli avete sostenuto le battaglie di Civati. Secondo te, viste le diverse posizioni con la maggioranza del Pd perché Civati non abbandona la minoranza del Pd e forma un blocco a sinistra?
”Come GD Napoli non abbiamo mai sostenuto ufficialmente alcuna candidatura, c’è da dire che siamo l’unica federazione in Italia ad avere eletto sette membri all’assemblea nazionale del PD, e di questi, sei sono civatiani. Esiste quindi un pezzo di organizzazione che è molto vicino alle posizioni di Civati, ma la nostra strada è nel PD e nel cambiamento delle sue politiche all’interno”.
De Magistris è tornato al suo posto, nel 2016 ci saranno le elezioni comunali, quale profilo deve avere il sindaco di Napoli?
”Innanzitutto quelle di far parte di un ceto politico nuovo e legittimato dalle ultime dinamiche congressuali nazionali. Occorre inoltre recuperare lo stato in cui versano le periferie, i grandi progetti per l’area est, concludere un sistema dei trasporti degno di questo nome e riattivare un circuito di legittimazione tra le istituzioni, il PD e i cittadini. Se riuscissimo ad individuare più di un profilo, sarebbe l’ideale”.
Quale sarà il futuro dei Gd Napoli?
”Come detto all’inizio, mi auguro sia quello di continuare a svolgere il lavoro fatto da me e dal mio gruppo dirigente in questi due anni: battaglia politica e avanguardia. Penso che la commissione di garanzia stia lavorando in tal senso”.
E quello di Marco Sarracino?
”Vedremo, sicuramente quello di stare al fianco dei tanti ragazzi conosciuti in questi anni nei giovani democratici e nel PD”.
Pasquale De Laurentis