NAPOLI – Tra le proteste del M5s, il governo ieri ha posto la fiducia allo Sblocca- Italia.Presto a Bagnoli arriverà un commissario per dirigere i lavori di risanamento.
“Il governo ha tradito Napoli e la città metterà in campo ogni azione giudiziaria e ogni azione popolare sarà sostenuta – afferma il sindaco Luigi de Magistris – a iniziare dalla manifestazione di domani alla quale, insieme a me, prenderà parte tutta la giunta”
Con il Comune è rottura e il sindaco rincara la dose, attaccando direttamente Renzi.«Siccome considero quello del Presidente del Consiglio un tradimento istituzionale, se non ci sarà il ritiro della norma su Bagnoli entro l’11 novembre, che è la data di conversione, noi non ci sentiamo più vincolati formalmente a quella firma e allora, come sindaco di Napoli, ritiro la firma che è stata messa a Città della scienza il 14 agosto.»
Stando agli accordi presi, infatti, il Comune di Napoli sarebbe dovuto essere protagonista della ricostruzione di Bagnoli, cosa che attualmente non avverrebbe.
Numerosi e vani sono stati gli appelli del Sindaco al Presidente del Consiglio.
“Renzi può chiamarci quando vuole e noi daremo la svolta su Bagnoli – afferma de Magistris – perché abbiamo dimostrato con i fatti che sappiamo muoverci. Non siamo la politica di quelli che si mangiano i soldi pubblici o che non sanno spendere e non siamo speculatori.”
Lo Sblocca- Italia andrà in aula per la conversione l’11 novembre e, secondo il Primo Cittadino, c’è ancora tempo per rimediare.
Il 7 novembre ci sarà il corteo contro il decreto, anche se, stando ad alcune voci, il Premier non sarà a Napoli, come era stato invece annunciato.
«Renzi non viene? Vuol dire che questo Governo non è così forte come sembra, ma è di carta.>> sostengono gli attivisti.
Chiara Esposito