Il 15 Novembre scatta l’obbligo delle gomme invernali; è importante prepararsi al cambio dei pneumatici per l’auto, secondo quanto previsto dai regolamenti in Italia e imparare a curare gli pneumatici che montiamo sulle auto; andiamo quindi a studiare i regolamenti vigenti nel nostro Paese per la circolazione nei mesi invernali e a capire le caratteristiche dei pneumatici invernali, grazie ai consigli e ai testi sulle diverse marche a confronto di www.euroimportpneumatici.com.

Cosa dice la legge.

Ovviamente, il Codice della strada non può prevedere con esattezza (e anno per anno) quando arriverà e andrà via il freddo: ecco perché in Italia, anche attraverso una serie di Direttive Ministeriali, è stato stabilito un periodo fisso in cui, in determinate zone, vige l’obbligo di montare pneumatici invernali. Per la precisione, anche quest’anno, dal 15 novembre 2015 a metà aprile 2016, chi viaggia su specifici tratti autostradali e non deve montare gomme che, rispettando sempre le caratteristiche indicate sulla carta di circolazione, riportino il marchio M+S o, in caso di pneumatici estivi, avere a bordo le catene per la neve, pena sanzioni.

pneumatici invernaliOcchio alle gomme.

La dicitura M+S deriva dalle iniziali di Mud e Snow, ovvero fango e neve in inglese, e indica appunto pneumatici progettati proprio per tipologie di fondo stradale fangoso e scivoloso. Sono questi gli “pneumatici invernali” per eccellenza, anche se negli ultimi anni si è aggiunta una nuova simbologia, lo “Snowflake” (ovvero, il fiocco di neve) che è stato introdotto dall’associazione dei produttori di pneumatici del Nordamerica e recepito anche dalla Unione Europea: si tratta di un pittogramma che riporta appunto un fiocco di neve sullo sfondo di una montagna con tre vette, che identifica più precisamente le gomme adatte ai periodi invernali. In Italia, però, il Codice non ha ancora abbracciato questa nuova categoria.

Più nel dettaglio.

In generale, sono gli enti proprietari o gestori delle strade che emanano specifiche ordinanze per regolamentare la circolazione, attenendosi ovviamente al Codice italiano, che vengono segnalate e ricordate dagli appositi cartelli stradali. Negli scorsi anni, ad esempio, gli obblighi vigevano sulla maggior parte dei tratti autostradali, in circa la metà delle 110 Province e in centinaia di Comuni d’Italia. Comunque, bisogna aggiungere che ogni gestore stradale ha facoltà di autoregolarsi, anche in funzione di fattori come precipitazioni e temperature; ecco perché per conoscere quali sono le zone interessate bisogna informarsi un po’ attraverso la Rete prima di mettersi in auto.

Sicurezza prima di tutto.

Purtroppo il nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni, è spesso vittima di eventi climatici negativi, e può essere rischioso attendere l’ultimo momento o le prime intense nevicate per passare agli pneumatici invernali. Innanzitutto, ci si espone a pericoli alla guida, che ovviamente risente delle condizioni atmosferiche: le gomme termiche infatti vantano una presa sul terreno superiore rispetto agli omologhi estivi, in qualsiasi condizione metereologica e fondo (sia bagnati che ghiacciati), e aumentano anche il grip sulla neve; inoltre, sono studiati per ridurre gli spazi di frenata e assicurare una maggiore stabilità e tenuta di strada anche in situazioni climatiche avverse. Non seguire le prescrizioni di legge, poi, comporta danni anche alle tasche, perché espone anche al rischio di incappare in contravvenzioni da parte della Polizia Stradale. A proposito di risparmio, poi, c’è anche da valutare il costo del cambio: anticiparsi consente di poter scegliere con più calma il prodotto e il prezzo più adatto alle nostre esigenze.

Anna Capuano

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